Messina colpisce ancora, questa volta “mirando alla testa” dello chef Simone Buzzi, che ha presentato, meno di un mese fa, al programma “I fatti vostri” di Rai 2, la ricetta delle famose braciole messinesi.
Qualcosa stride già dai primi istanti, quando fra gli ingredienti della ricetta si leggono anche gli spinaci. Si potrebbe pensare lo chef si riferisca ad un contorno ma, purtroppo, è solo il preludio del disastro.
Non si fa in tempo a sperare che sia una svista che un taglio di carne grande quanto una cotoletta viene inquadrato dal cameraman. Lo chef lo prende, lo intinge in olio d’oliva e pangrattato condito con qualche fogliolina di prezzemolo.
Poi lo stende sul piano di lavoro, lo riempie con provola dolce e una spolverata di pecorino. Ne esce un mega involtino, che viene fritto in padella e poi adagiato sul letto di spinaci bolliti e fritti.
Su Facebook scoppia una bufera, tutti i messinesi si rivoltano non solo contro lo chef che avrebbe, magari, potuto consultare la ricetta originale – non difficile da trovare – ma anche con la Rai, che lo ha mandato in onda.
«Un insulto alla mia città – scrive Antonella Bonsignore – certamente saranno buone ma non sono le braciole alla messinese caro chef».
Qualcuno ironizza la situazione: «Il prossimo passo? – scrive Gabriele Carioti. La focaccia messinese senza acciughe e tuma? La granita con la brioche senza tuppo?»
«Più che braciola è un “braciulittuni” – scrive Maria Bonfiglio – a casa mia con le dimensioni di quella fetta di carne se ne fanno 6 di involtini».
Qualcun altro si limita a un semplice: «Siete da arresto».
Oppure un molto più estremo: «Radiatelo dall’albo degli chef. Ma cosa ha cucinato? Ma dove le ha viste fare? Gli spinaci?»
Sicuramente a Messina, e più in generale al meridione, siamo abbastanza indulgenti ma quando si parla di ricette e tradizioni ci sono cose che proprio non possiamo accettare.
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Come Ambasciatore della cucina Siciliana nel mondo e in piena autorità legale e civile, riposta in me nel 2015 al Expo di Milano con la segretaria generale del turismo Siciliano, prendo atto di questa oscenità mostrata nel circuito Nazionale della TV Italiana e del codesto Chef che l’ha interpretata in un modo antiprofessionale. È un insulto alla nostra cucina tradizionale. Farò piena contestazione formale, per riportare la nostra identità Culinaria alla credibilità delle nostre ricette, patrimonio siciliano..