Concorso per la bici elettrica di MessinaServizi, Cmdb: «È stata una farsa?»

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Una bici elettrica per i cittadini più virtuosi che nell’ultima settimana dell’anno avrebbero conferito almeno 20 kg di rifiuti differenziabili nelle isole ecologiche della città. Era il 2019 e MessinaServizi Bene Comune bandiva un concorso a premi con in palio, appunto, una bici elettrica di ultima generazione ‘E-fold20’ marca Casadei con pedalata assistita.

Sono trascorsi due anni e del concorso nessuna traccia, denuncia Cambiamo Messina dal Basso. Cos’è successo e per quale motivo Cmdb ha voluto indirizzare una lettera alle associazioni dei consumatori?

Un veloce riepilogo. Il 30 gennaio 2020 MessinaServizi Bene Comune pubblica sul suo sito l’elenco dei 2679 messinesi che hanno dimostrato di aver smaltito almeno 20 kg di rifiuti, qualificandosi così per l’estrazione. La data scelta per il sorteggio, che si sarebbe dovuto tenere online alla presenza di un notaio, è intorno a fine marzo 2020. Alla fine, però, la pandemia prende il sopravvento e il sorteggio non si terrà mai.

Trascorrono i mesi e Cambiamo Messina dal Basso inizia a chiedere spiegazioni, sollevando la questione ben due volte sul finire del 2020, e chiedendo a MessinaServizi che fine avesse fatto la bici elettrica.

La replica non tarda ad arrivare e proviene direttamente da Pippo Lombardo, presidente della partecipata, che commenta così: «Vogliamo rispondere ad alcune polemiche pretestuose apparse sulla stampa e portate avanti da movimenti politici e associazioni. In merito al mancato sorteggio della bici elettrica, assicuriamo verrà fatto, è stato bloccato dall’emergenza Covid ma tutto è a disposizione di chi volesse verificare le procedure».

Oggi, 5 gennaio 2022, Cmdb è voluto intervenire per la terza volta sulla vicenda.

«Chissà – scrive il movimento – se in occasione della Befana qualche messinese troverà finalmente la famosa bici elettrica messa in palio da Messinaservizi nel 2019. Ne dubitiamo fortemente, considerando che in questi due anni, nonostante gli annunci e le rassicurazioni del presidente Lombardo in risposta alle nostre sollecitazioni, non si sono avute più notizie. Eppure il concorso a premi fu talmente pubblicizzato che, si disse, favorì l’impennata della raccolta differenziata a fine 2019».

«La sensazione – continuano – oggi è piuttosto un’altra: che il concorso a premi sia ufficialmente e definitivamente abortito. E, considerando che la bici elettrica esisteva, o almeno che ne esistevano le fotografie, qualcosa probabilmente non è stata del tutto trasparente. Che sia stata elusa la (rigorosa) normativa dei concorsi a premio? Che il premio sia stato trafugato? Che sia stata dal primo momento tutta una farsa? Non è possibile saperlo, in quanto la MSBC, ad oggi, non ha mai rilasciato adeguate risposte».

Bici elettrica di Messina Servizi, Cmdb scrive alle associazioni dei consumatori

Cambiamo Messina dal Basso ha quindi scritto una lettera alle sezioni di Messina di quattro associazioni dei consumatori:

  • Codacons;
  • Adusbef;
  • Unione Nazionale Consumatori;
  • Adoc.

Cmdb ha voluto coinvolgere queste realtà locali per verificare che il sorteggio promosso da MessinaServizi Bene Comune non abbia «violato la disciplina dei concorsi a premi» e se la MSBC possa essere ritenuta «responsabile di manifestazione promozionale ingannevole e/o se non si ritenga vi siano le condizioni per sanzionare il comportamento della MSBC per violazione della vigente normativa a tutela dei consumatori».

Questo mistero messinese si infittisce sempre di più, ma forse presto potrebbe arrivare la risposta alla domanda delle migliaia di persone che hanno partecipato al concorso: cosa ne sarà stato della bicicletta elettrica?

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