Dopo lo scossone dato dalla relazione dell’ingegnere Migliorino, che aveva evidenziato diverse criticità riguardanti in particolare le autostrade A18 Messina-Catania e A20 Messina-Palermo, continuano le verifiche del CAS sulla rete siciliana. Nella giornata di ieri, a seguito dell’incontro con l’Ispettore del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, i vertici del Consorzio Autostrade Siciliane, il presidente Francesco Restuccia e il direttore generale Salvatore Minaldi, si sono dichiarati «parzialmente soddisfatti» di quanto si sta facendo in queste settimane.
«La sicurezza delle nostre autostrade – affermano in una nota Restuccia e Minaldi – è, e deve rimanere, la priorità e in tal senso quello di oggi è stato un momento utile e molto importante di confronto, nel corso del quale, anche con il supporto dei tecnici, degli esperti e dei docenti delle università siciliane, abbiamo ragionato sulle criticità di gallerie e viadotti della nostra rete autostradale e su come metterle in sicurezza nel rispetto delle norme. Nel caso delle gallerie abbiamo condiviso con l’ispettore del Ministero la conferma del piano di controlli, monitoraggi e interventi immediati, che era già in corso e che proseguirà collegialmente alla presenza dell’ispettore, dei tecnici di Autostrade Siciliane e del prof. Castelli dell’Università Kore di Enna. Nei prossimi giorni, dopo aver predisposto le chiusure al traffico, le squadre di esperti e manutentori interverranno nottetempo in tempo reale ove si rendesse necessario».
Per quel che riguarda i viadotti, invece: «Un discorso diverso purtroppo va fatto sui viadotti per i quali le ampie rassicurazioni sulla loro tenuta riscontrate dalle prove di carico, cinque volte superiori rispetto al normale esercizio, e le riduzioni di percorrenza ad una sola carreggiata centrale applicate, sembrano non accontentare l’ispettore del Ministero».
«A tutte le azioni di messa in sicurezza e mitigazione del rischio, messe in atto da Autostrade Siciliane, si aggiunge la richiesta di un’immediata installazione di ulteriori barriere di protezione laterale all’interno delle carreggiate, richiesta che a questo Consorzio risulta essere difficilmente esaudibile, sia per le difficoltà connesse alle norme sugli appalti pubblici, che alla sua immediata sostenibilità finanziaria. Nel frattempo per scongiurare gli allarmi sollevati, oltre che con il programma di lavori di manutenzione già predisposto, continuiamo ad intervenire con la campagna conoscitiva sui materiali e sui componenti strutturali e con le prove di carico sugli altri viadotti programmati. Oggi sono stati ispezionati, tra gli altri, i viadotti della A18 (la Messina-Catania, ndr) Macchia, Alcantara, Bruinetto e Fago».
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