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Authority con Gioia Tauro. Favorevoli sindaco, Udc, Pd e Dr. D’Alia: “E’ la speranza per la crescita economica”

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porto Gioia TauroIl sindaco Accorinti, favorevole, consegnerà domani al premier Renzi la proposta di accorpamento dell’Autorità portuale di Messina con la calabrese Gioia Tauro. Oggi si è tenuta una seduta di Consiglio comunale dove le posizioni si sono delineate con Udc e Pd che insieme al Nuovo Centrodestra sono favorevoli alla richiesta che si contrappone alla prima scelta che l’Authority messinese venisse inglobata da Augusta e Catania. Non tutti i consiglieri sono per la linea calabrese ma la maggioranza c’è. Se dalla provincia il sindaco di Milazzo Pino tuona contro l’assorbimento con Gioia Tauro l’Udc si schiera accanto ad Accorinti.

Il deputato nazionale Gianpiero D’Alia dice:

“Per quanto ci riguarda il sindaco di Messina, Renato Accorinti, ha pieno e incondizionato mandato a sostenere la scelta della città ad essere parte integrante e sostanziale di una nuova autorità portuale dello Stretto, insieme ai porti calabresi e a Gioia Tauro”. 
“Si tratta – aggiunge – di una modello di sviluppo credibile che il tavolo delle professioni, dell’università e delle categorie produttive e sociali della città ha elaborato, insieme a tutte le forze politiche, e che rappresenta una speranza per la crescita economica di un’area la quale, altrimenti, rischia di essere relegata a colonia di interessi economici diversi o ostaggio di piccoli monopoli”.

Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone: “La politica deve essere in grado di governare gli eventi, non di farsi trascinare. Il governo nazionale ha avviato una profonda riforma dei sistemi portuali e Messina, integrata con Gioia Tauro, potrà giocare un ruolo da protagonista in ambito europeo”. “Nei fatti ognuno di noi ha il dovere di dichiarare la propria posizione – prosegue – ed essere consequenziale nelle sedi istituzionali. Sento ancora sterili polemiche, retro pensieri e affermazioni stucchevoli di presunti scippi a favore di altre città. Anche se qualche camaleonte intende ostacolare un percorso già complesso, la Politica seria ha scelto di scommettere per la grande area integrata dello Stretto. Altri, se il decreto non dovesse cambiare, hanno più comodamente deciso di essere colonia di altri”.

In Consiglio comunale il capogruppo della lista Felice per Messina, Giuseppe Santalco, punta diritto all’accorpamento con Gioia Tauro. Il partito democratico pretende, comunque, che Messina abbia la sua rappresentanza politica e amministrativa, in pratica una governance, senza essere “succube” delle indicazioni calabresi. Secondo Santalco, di contro, l’unità con Catania e Augusta avrebbe fatto rischiare a Messina di perdere il suo peso logistico nel traffico crocieristico che Gioia Tauro non ha mentre lo scalo calabrese potrebbe unirsi meglio con Giammoro per la logistica container.

 

Anche i democratici riformisti ritengono che l’unione con Gioia Tauro vada nella direzione giusta ma senza che Messina venga trattata da ripiego ma che abbia il suo spazio decisionale.

Pierluigi Parisi di Forza Italia vede nell’unione con Gioia Tauro solo un accordo politico del Nuovo centrodestra messinese con quello calabrese. Nel Nuovo Centrodestra se Garofalo è favorevole si trova un Germanà critico con il governo nazionale per la perdita dell’ente a Messina e la scelta di dover far parte di un unico ente con Gioia Tauro.

 

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