Assemblea “No Ponte”, replica Germanà: «Con Salvini cambio di passo, l’opera si farà»

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Non è tardata la replica all’Assemblea “No Ponte” svoltasi a Torre Faro nella giornata di ieri, domenica 26 marzo. A difendere l’opera è il senatore messinese della Lega Nino Germanà: «Il cambio di passo del ministro Salvini è tangibile e concreto, il Ponte sullo Stretto di Messina si farà».

Nella mattinata di ieri si è svolta a piazza dell’Angelo a Torre Faro l’Assemblea “No Ponte” contro la realizzazione dell’opera di collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. Una manifestazione che ha attirato consensi, ma anche critiche. Tra queste, quella del senatore Nino Germanà.

«A Messina – scrive in una nota – un gruppetto di poche decine di persone, probabilmente un centinaio (cambierebbe poco se fossero 300 come hanno dichiarato gli organizzatori) ha manifestato per esprimere la propria contrarietà alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. A questi manifestanti, che rappresentano davvero una minoranza rispetto a milioni di siciliani, calabresi, cittadini del Mezzogiorno che l’opera la vogliono davvero, ribadisco che è finita la stagione dei No».

«Il cambio di passo del ministro Salvini è tangibile e concreto – aggiunge –. Con la Lega e la maggioranza di centrodestra i movimenti dell’immobilismo a priori non hanno più voce in capitolo, perché nulla hanno a che fare con la natura del governo del fare. Certamente, in democrazia, tutti hanno il diritto di esprimere il loro pensiero e le loro opinioni, anche il gruppetto che si è riunito oggi (ieri, ndr) a Torre Faro, ma è intollerabile che su quest’opera vengano dette inesattezze o, ancor peggio, bugie».

«Il Ponte – prosegue Germanà – non è solo una tra le migliori opere del momento in termini infrastrutturali, economici e ambientali, ma è un grande attrattore per recuperare gap e per migliorare strade autostrade e alta velocità tanto in Sicilia quanto in tutto il Sud. Ribadisco ai pochissimi cittadini contrari ma, soprattutto, ai partiti di una certa sinistra che per anni hanno paralizzato l’avanzamento delle opere in tutta Italia, che finalmente il Ponte si farà, è una certezza. I vantaggi sono tantissimi e non c’è alcun dubbio sull’opportunità e necessità di realizzare quest’opera strategica per tutta l’Italia».

«Sarà l’opera più green del mondo – conclude il Senatore –, con un impatto positivo inestimabile sotto tutti i punti di vista. Non è mai stata una promessa elettorale e la cosa che più mi piace di questo periodo storico è che ne stiamo parlando da inizio legislatura con un ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha visione, buonsenso e concretezza. Per il vicepremier il Ponte sarà tra le opere più importanti del suo mandato, con buona pace di quella sinistra che riuscì al tempo a bloccare una gara internazionale già aggiudicata e che non ha mai voluto la sua realizzazione. Con Salvini e con Lega al governo, invece, non sarà più un progetto irrealizzato».

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