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Ponte sullo Stretto, a Torre Faro le ragioni del “NO”: «Si rischia di devastare il territorio»

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Dopo un primo incontro a dicembre 2022 e la costituzione di due nuovi Comitati, il popolo che dice “NO” al Ponte sullo Stretto di Messina riprende la mobilitazione. Ieri, domenica 26 marzo 2023, la prima assemblea in piazza, a Torre Faro. Ma nei prossimi giorni ci saranno delle novità.

Dopo il via libera del Governo Meloni al “Decreto Ponte” che, tra le altre cose, riporta in vita la società Stretto di Messina; e dopo i recenti interventi del Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto prima da Bruno Vespa e poi sceso in Sicilia per l’inaugurazione del cantiere del Gruppo FS a Taormina; si è svolta domenica 26 marzo una nuova assemblea del popolo “No Ponte” di Messina, ritrovatosi a piazza dell’Angelo, a Torre Faro. A partecipare all’Assemblea, tra gli altri, l’ex consigliere comunale e candidato sindaco alle elezioni amministrative 2022, Gino Sturniolo, l’esponente di Più Europa, Palmira Mancuso, il giornalista Antonio Mazzeo.

Tra i motivi di opposizione al Ponte, l’effetto che questo potrebbe avere sul paesaggio e sull’ambiente, ma non solo: «L’impatto che i cantieri avrebbero sul territorio – sottolineano dal Movimento – e sulla vita delle/dei cittadine/i è stato ampiamente descritto, così come sono gli stessi sostenitori dell’infrastruttura a dirci delle incognite sottese alla edificazione del ponte a una o a più campate. A tutto questo si aggiunge il timore di un avvio dei cantieri senza un vero piano di realizzazione e chi tra politici, amministratori locali e professionisti sta oggi, con enorme superficialità, accompagnando il riavvio dell’iter, si sta assumendo la responsabilità della devastazione del territorio e dello stravolgimento della vita di decine di migliaia di abitanti col rischio di una nuova incompiuta. In tanti, probabilmente, lo fanno sperando anche di entrare nella partita, ma dovrebbero sapere bene che questo difficilmente avverrà poiché le grandi opere sono sempre gestite al massimo livello di centralizzazione. Farebbero bene a pensarci».

Il prossimo appuntamento del “Movimento No Ponte” è fissato per domani, martedì 28 marzo, per una conferenza stampa durante la quale si farà il punto sui prossimi passi. Nel frattempo, nei giorni scorsi è nato un altro Comitato contro il Ponte sullo Stretto di Messina, il “Comitato No Ponte Capo Peloro”.

(Foto © pagina Facebook “No Ponte”)

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