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Gruppo FS: via ai lavori sulla tratta Taormina-Fiumefreddo. Salvini: «Il Ponte sarà un acceleratore»

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Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in Sicilia per l’avvio dei lavori della tratta Taormina-Fiumefreddo, sulla Catania-Messina, parte integrante della nuova potenziata linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina: «L’Unità d’Italia – ha affermato –, che nel 2023 è ancora da compiere, la possono fare le Infrastrutture». Non è mancato, naturalmente, il riferimento al Ponte sullo Stretto.

Presenti tra gli altri, Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Renato Schifani, Presidente della Regione Siciliana, Mario Bolognari, Sindaco di Taormina, Filippo Palazzo, Commissario Straordinario dell’opera, Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo Fs Italiane, Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild.

Matteo Salvini: «Il Ponte sullo Stretto di Messina sarà un acceleratore»

Presente all’inaugurazione, si diceva, il Ministro Matteo Salvini, che, nel commentare l’avvio dei lavori ha puntato l’attenzione sul Ponte sullo Stretto di Messina: «Opere come questa o come il Ponte – ha affermato –, non sono solo opere che fanno risparmiare tempo, investono denaro e creano lavoro vero. Abbiamo due culture che si confrontano. Da una parte quella della rassegnazione, del “no”. Del non fare niente “perché c’è la mafia”, ma la mafia c’è in Sicilia come in Lombardia. Quella è la cultura della rassegnazione. Io dico che il Ponte sullo Stretto di Messina sarà un acceleratore. Perché che senso ha spendere 11 miliardi per arrivare più velocemente in treno da Catania a Messina, spendere altre risorse ancora per arrivare più velocemente in treno da Salerno a Reggio Calabria, per poi vedere i treni iperveloci che si fermano uno a Reggio Calabria e uno a Messina, vengono smontati, e ci mettono un’ora e mezzo per arrivare dall’altra parte. Anche quando hanno fatto l’Autostrada del Sole c’erano i “signor no” che non la volevano, che dicevano che non serviva».

«Quella che salutiamo oggi – ha proseguito, tornando sul tema del raddoppio ferroviario – è un’opera green, con gallerie e stazioni sotterranee. Penso che la Sicilia abbia energie incredibili. Fare impresa in Sicilia comporta che gli imprenditori siciliani debbano essere bravi il doppio, per il costo di trasporto e logistica. L’Unità d’Italia, che nel 2023 è ancora da compiere, la possono fare le Infrastrutture, come l’ha fatta la televisione. Sono 11 miliardi di euro ben spesi questi, perché non collegano solo Palermo, Catania e Messina, ma portano anche nel cuore della Sicilia. Saranno soldi ben spesi quando sarà fatto il Ponte. Tra qualche anno verranno dall’estero per studiare il Ponte. Quanto costa il Ponte? Meno di un anno del Reddito di Cittadinanza».

Schifani: «La Sicilia al centro degli investimenti infrastrutturali»

Ad intervenire, anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: «Celebriamo l’avvio di un lotto di lavori inserito in un programma più ampio – ha dichiarato –, che vede finalmente la Sicilia al centro degli investimenti infrastrutturali per il miglioramento dei trasporti. Ereditiamo una situazione pesante, dovuta a una storia che ha visto la Sicilia come una terra quasi abbandonata in tema di collegamenti. Ma oggi abbiamo un alleato importante: non credo che la nostra Isola abbia mai avuto al fianco un ministro come Matteo Salvini, attento quotidianamente ai problemi dei siciliani. Sulle opere in corso il presidente della Regione e il ministro eserciteranno una funzione di controllo costruttivo, non sanzionatorio. Spero che si possa finalmente cambiare passo».

I lavori per la nuova linea Palermo-Catania Messina

A spiegare nel dettaglio cosa prevede il progetto è RFI. Il cantiere inaugurato questa mattina riguarda la tratta Taormina-Fiumefreddo, che rientra nel progetto di raddoppio della Giampilieri-Fiumefreddo, compreso nell’itinerario della Catania-Messina, che prevede la realizzazione di 4 km di un nuovo doppio binario, di cui circa 37 km in sotterranea e in variante rispetto all’attuale linea.

«Gli interventi – spiegano da RFI – consentiranno di incrementare il traffico merci e migliorare la mobilità dei viaggiatori siciliani, riducendo di 30 minuti i tempi di viaggio tra Messina e Catania e ponendo le condizioni per sviluppare un servizio di tipo metropolitano. I lavori sono stati affidati da RFI al Raggruppamento Temporaneo di Imprese che vede Webuild come capofila e Pizzarotti, il tutto sotto la direzione lavori di Italferr. L’investimento per l’intera tratta tra Giampilieri e Fiumefreddo è di oltre 2,25 miliardi di euro e per la sua realizzazione saranno impegnate oltre 3 mila persone».

La nuova potenziata linea Palermo-Catania-Messina ha un valore complessivo di oltre 11 miliardi di euro e comprende risorse del PNRR. L’intervento è realizzato per conto di RFI, con il supporto della società di ingegneria Italferr, sotto l’egida del Commissario Straordinario di Governo. I cantieri consentiranno, a regime, l’impiego di oltre 7mila persone, tra ingegneri, tecnici e operai.

«La conclusione per fasi – spiegano da RFI – degli interventi in corso lungo l’itinerario permetterà progressive riduzioni dei tempi di percorrenza, a vantaggio delle persone che viaggiano per motivi di lavoro, studio e turismo. Inoltre, aumenterà la capacità dell’infrastruttura, in grado quindi di accrescere frequenza e numero di treni passeggeri e merci e far circolare treni merci a standard europeo, di maggiore peso e lunghezza rispetto alle condizioni attuali. Il nuovo collegamento Palermo-Catania permetterà di ridurre, a regime, i tempi di percorrenza attuali di circa 60 minuti, collegando le due città in 2 ore, rispetto alle 3 attuali. La realizzazione dell’intera opera permetterà infine di migliorare le interconnessioni tra le aree interne della Sicilia e le tre città».

I Cantieri parlanti

Il cantiere avviato questa mattina rientra nel progetto “Cantieri parlanti” di FS (con le società RFI e Italferr), in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i Commissari Straordinari di Governo e le imprese coinvolte nei lavori. Di cosa si tratta? In sostanza di un’operazione trasparenza e di informazione, che prevede la presenza all’interno dei cantieri in corso di pannelli, ben visibili dalla cittadinanza, in cui viene spiegato in maniera semplice e chiara su cosa si sta lavorando.

I cantieri del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, però, parleranno anche attraverso il web. È online infatti una pagina dedicata alle opere strategiche, presente su fsitaliane.it, aggiornata sullo stato dei fatti e sull’avanzamento delle attività. Infine, saranno organizzate iniziative ad hoc che trasformeranno i cantieri in veri hub di comunicazione, aperti al pubblico esterno (cittadini, associazioni, studenti, ecc.) per favorire momenti di confronto sulle trasformazioni che intere aree urbane vivono e vivranno grazie all’opera in corso.

Al momento, in Sicilia, il progetto Cantieri Parlanti è presente sulle tratte Catenanuova-Bicocca e Taormina-Fiumefreddo della nuova linea Palermo-Catania-Messina.

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