È ancora bufera sull’approdo di Tremestieri, fruibile solo per metà. A pagarne le conseguenze gli autotrasportatori che si vedono multati per aver contravvenuto alle regole del provvedimento anti-tir. L’Orsa, in una nota, lamentava: «Nell’approdo di emergenza sono agibili due scivoli ma un solo ingresso, i tempi di attesa restano improponibili e antieconomici. Nonostante l’approdo sia a mezzo servizio, con un solo ingresso agli scivoli, i Vigili Urbani hanno atteso l’arrivo al porto storico della N/T Fata Morgana della flotta Bluferries per sanzionare i tir in fase di sbarco. L’evento ha creato non pochi problemi, la disorganizzazione che innesca l’ordinanza anti-tir quando l’approdo di Tremestieri è fruibile solo in parte, scoraggia la potenziale clientela che sceglie vie alternative per attraversare il tratto di mare, fa registrare cali di produzione ed espone a rischio i livelli occupazionali».
Intanto, ieri pomeriggio, il prefetto Stefano Trotta ha convocato una riunione per discutere il problema degli approdi a Sud. Erano presenti il sindaco Renato Accorinti; gli assessori Sebastiano Pino e Gaetano Cacciola; il Comandante della Capitaneria di Porto, il Segretario Generale dell’Autorità Portuale e rappresentanti delle Società di navigazione. Le parti hanno concordato le necessarie deroghe per superare tali criticità.
Sempre ieri, l’Orsa aveva ribadito: «La situazione verificatasi è stata del tutto simile a quanto a quella del 2013/2014, occasione in cui il Comune di Messina aveva preso atto delle difficoltà di esercizio con un solo approdo a Tremestieri e concesso deroghe per consentire a Bluferries di operare nel porto storico in caso di lunghi tempi di attesa per effettuare le operazioni a sud».
Il sindacato di settore pur sposando pienamente la lotta per liberare la città dai tir chiedeva che venisse messa in atto una programmazione seria per trasferire il traffico dei mezzi pesanti a Sud «senza incidere sui livelli di produzione che garantiscono i salari dei marittimi».
Alla luce dei disagi che puntualmente si ripresentano a ogni mareggiata, l’Orsa dice che non c’è più spazio per l’improvvisazione e che «la disfunzione sistematica dell’approdo di Tremestieri è divenuta una farsa, utile solo alle ditte di dragaggio che continuano ad assorbire risorse pubbliche spostando la sabbia da una parte all’altra».
«L’Amministrazione Comunale e l’Autorità Portuale – ha ribadito – dovrebbero preoccuparsi di garantire alternative credibili all’utenza e far pesare le giuste responsabilità su chi ha progettato un approdo zoppo, utilizzabile a pieno servizio solo in tempi di bonaccia».
L’Orsa è pronta a mettere in atto incisive azioni di lotta sindacale in caso di ricadute sui lavoratori.
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