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Ancora minori nella tendopoli. Sturniolo e Lo Presti: “Non nascondiamo i problemi”

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tende migranti soleAncora minori presenti nella tendopoli all’Annunziata. La denuncia, l’ennesima, è dei consiglieri comunali del gruppo misto Luigi Sturniolo e Nina Lo Presti:

“Quando nell’autunno scorso venne montata la tendopoli per i migranti presso il Palanebiolo si parlò di provvedimento transitorio. Il movimento antirazzista e democratico comprese subito che si trattava di un modello che presto avremmo visto moltiplicarsi. Così, è accaduto che si sono riprodotti questi non-luoghi dello smistamento dei migranti in transito. C’è da rammaricarsi che l’indignazione che ci portò a manifestare ripetutamente in quei giorni si sia tradotta forse in tutti noi  adesso in una sorta di rassegnazione. Ciò che, però, fa ancora più rabbia è il fatto che, alla vigilia di un nuovo inverno che vedrà, presumibilmente, allagarsi nuovamente la tendopoli, in questa siano ospitati circa 90 minori in una condizione di irregolarità rispetto alla norma che dice che entro 3 giorni il Comune deve trovare loro una sistemazione. La permanenza dei minori nella tendopoli è già stata ripetutamente denunciata dalle associazioni che si occupano dei migranti e dalla mediatrice del sindaco Clelia Marano, oltre che più volte in Consiglio Comunale. E’ evidente che la mancata assistenza nei confronti di soggetti così fragili non è più accettabile. E’ evidente che sia un obbligo dell’amministrazione trovare le soluzioni affinché una tale vergogna abbia termine. Ci chiediamo se, accanto alla mancanza di risorse economiche di un Ente che, non riuscendo a soddisfare servizi così essenziali, si trova in uno stato di dissesto sostanziale, non ci siano anche carenze dal punto di vista professionale e della dedizione da parte degli uffici preposti che facciano venir meno la capacità di ottemperare ai compiti imposti dalla legge. Ci chiediamo, peraltro, se gli uffici preposti abbiano fatto tutto il necessario per accedere ai fondi europei destinati all’assistenza dei minori. Se il Comune non è in grado di offrire le condizioni minime di assistenza ai minori, che sfuggendo da guerre e miseria sono spesso anche strappati alle loro famiglie, si sollevi il problema con grande clamore, lo si faccia diventare un problema di carattere nazionale. E’ fin troppo chiaro che i Comuni sono in difficoltà nell’offrire i servizi di prima accoglienza necessari (soprattutto nello stato di crisi in cui versano gli enti stessi), ma non si può negare il problema nascondendolo. Per questo motivo, nel mentre auspichiamo una rinnovata mobilitazione del movimento antirazzista e democratico contro la tendopoli, ci impegniamo a percorrere ogni strada affinché  i diritti dei minori vengano rispettati”.

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