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Anche la figlia di Mantineo rinuncia alla Borsa Lavoro. Cucinotta: “Confronti inopportuni con casi più gravi”

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assessore filippo cucinottaAnche la figlia dell’assessore comunale Nino Mantineo rinuncia alla borsa lavoro del progetto “Youth at Work”. Ad annunciarlo l’assessore Filippo Cucinotta dopo le polemiche sull’assegnazione sia a Mariline Mantineo che alla figlia dell’assessore Sergio De Cola, Maria De Cola.

“I ragazzi selezionati, che hanno da poco cominciato le attività – ha detto Cucinotta – ognuno secondo la linea di propria competenza, percepiranno una borsa di complessivi 2 mila euro per 4 mesi di lavoro e domani alle 10, saranno coinvolti in un momento di presentazione alla presenza del sindaco, Renato Accorinti, e mia. Per quanto riguarda le recenti polemiche apparse sulla stampa e sui social, è opportuno precisare che Maria De Cola, vincitrice della borsa per la linea A, non appena ricevuta la notifica, ha immediatamente ufficializzato la rinuncia alla borsa, facendo scorrere la graduatoria e chiedendo la possibilità comunque di partecipare a titolo gratuito al progetto. Successivamente, a seguito della pubblicazione della graduatoria di linea B, Marilin Mantineo, vincitrice della borsa per la linea B, ha comunicato di voler rinunciare alla partecipazione al progetto. A tal proposito – evidenzia l’assessore alle politiche giovanili –  le decisioni di questo tipo devono spettare esclusivamente al giovane interessato e compito dell’amministrazione è, in questo caso, quello di voler tutelare i giovani e la loro immagine di fronte a speculazioni e strumentalizzazioni spesso inopportune. Si tratta di ragazze che avevano certamente il diritto di partecipare e certamente i titoli per collocarsi nella posizione di graduatoria che è stata loro attribuita. Il compenso di 500 euro al mese per quattro mesi sembra del resto del tutto insufficiente a giustificare una congiura di palazzo e sembra del tutto inadeguato a inopportuni confronti con ben più gravi casi di peculato e di malaffare propri di alcuni esponenti politici del passato”.

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