Acqua. Codacons: “Chiarire lo stato dei lavori a Calatabiano”

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Codacons-2“I lavori non sono mai stati interrotti neanche per un minuto. C’è stato solo un momento in cui la Forestale, in sopralluogo, ha chiesto alla ditta di Reggio Emilia e agli operai dell’Amam il piano di sicurezza ed è stato risposto che non c’era (…) Non ho emesso alcuna ordinanza di interruzione lavori (…) Qualcuno vuol far credere che io emetta atti per creare problemi alla città di Messina, queste sono dichiarazioni lesive”, ha dichiarato ieri ai giornalisti il Sindaco di Calatabiano Giuseppe Intelisano, che non ha escluso l’ipotesi di presentare una querela nei confronti del presidente dell’Amam.

In precedenza, peraltro, il Sindaco aveva fatto riferimento a “criticità” rilevate dai geologi comunali, anche se poi Calogero Foti (Commissario delegato dalla protezione civile per il superamento dell’emergenza idrica peloritana) ha confermato che i lavori hanno avuto inizio e procedono come da cronoprogramma.

“Quanto accaduto ieri – secondo il giurista  Francesco Tanasi Segretario nazionale del Codacons – merita ulteriori approfondimenti, perché, a diciannove giorni dall’inizio dell’emergenza idrica di Messina, non sono più ammissibili errori ed ulteriori ritardi”.  

“Appare innegabile, del resto – continua Tanasi -, che non vi è mai stata una gran sintonia tra l’Amam ed il Comune di Calatabiano e che vada chiarito se, in effetti, i lavoratori impiegati sui luoghi per avviare la posa degli ormai famosi “tre tubi” fossero sforniti del Piano di Sicurezza dei Lavori”.

“Si tratta – spiega  Antonio Cardile, presidente provinciale del Codacons – di un documento previsto dal Testo unico sicurezza sul lavoro da redigere a cura del datore di lavoro dell’impresa esecutrice e deve essere sempre presente in cantiere. Su di esso devono essere riportate le informazioni relative a quello specifico cantiere e valutati i rischi a cui sono sottoposti gli addetti dell’impresa. Non si tratta – sottolinea – di un mero adempimento amministrativo, ma soprattutto un documento, indispensabile al fine di prevenire o quantomeno  ridurre al minimo i rischi per i lavoratori, in grado di fornire una serie di elementi indicativi di comportamento e indirizzo sulla sicurezza, che ovviamente deve essere garantita prima di ogni altra cosa”.

“I messinesi – dichiara Cardile –  sono sconcertati e scandalizzati dai continui problemi che continuano a verificarsi a Calatabiano e per questa ragione il Codacons chiede con forza che venga chiarito se ieri mattina, all’inizio dei lavori, fossero o meno presenti sui luoghi i rappresentanti dell’Amam e della Protezione Civile”.

“E’ un interesse di tutta la collettività – conclude il Cdacons –  comprendere  come si sono mossi e come stiano operando tutti i soggetti che devono porre fine ad una vicenda che è ormai grottesca e che ha fatto sprofondare Messina in un incubo che continua a riservare incredibili colpi di scena. Dopo aver finalmente assicurato quello che è il bene primario per ogni essere umano anche a tutti i messinesi verrà poi anche il momento di accertare le responsabilità e risarcire i danni? O no?”

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