In città proseguono le azioni a sostegno della libertà della popolazione afghana. Il Circolo Arci Thomas Sankara e altre 18 associazioni cittadine, infatti, parteciperanno alla mobilitazione nazionale – promossa da Cisda – prevista sabato 11 settembre con un sit-in alle 17:00 a Piazza Unità d’Italia, davanti alla Prefettura di Messina.
«Un sit-in – si legge nella nota del Circolo Arci – per chiedere il non riconoscimento del governo talebano e sostenere le richieste delle donne afghane. Un documento redatto da RAWA, l’organizzazione delle donne nata nel 1977, e dagli altri soggetti resistenti della società civile afghana verrà consegnato alla prefetta di Messina».
A Messina continua la mobilitazione a sostegno della popolazione afghana
Già lo scorso 3 settembre, il Circolo Arci Thomas Sankara di Messina aveva dato inizio a una discussione sulla questione afghana, ponendo l’attenzione sulla resistenza delle donne. Adesso è stato redatto un testo che verrà consegnato al Prefetto di Messina Cosima Di Stani, durante il sit-in di sabato 11 settembre.
«L’invasione – si legge nel testo – dell’Afghanistan da parte degli USA e dei paesi NATO, fatta con il pretesto di sconfiggere il terrorismo e liberare le donne, è stata un gigantesco fallimento. La guerra ha prodotto 241.000 vittime e oltre 3,5 milioni di sfollati.
Oggi l’Afghanistan produce il 90% dell’eroina mondiale, la corruzione all’interno delle cosiddette istituzioni afghane ha raggiunto livelli spaventosi (l’Afghanistan è al 165esimo posto su 180 paesi nelle statistiche di Transparency International) e il paese ha pochissime e gravemente carenti infrastrutture, scuole, ospedali.
In questi 20 anni di occupazione militare gli USA hanno speso 2.300 miliardi di dollari, la Germania 19 miliardi di euro e l’Italia 8,7 miliardi di euro. La “liberazione delle donne” non è stata garantita: l’87% delle donne afghane è ancora analfabeta; le donne che hanno avuto la possibilità di studiare e lavorare costituiscono un’esigua minoranza, usata dall’Occidente per dimostrare il successo dell’occupazione. Quanto al terrorismo, oggi in Afghanistan è più che mai rampante; il paese è stato regalato ai talebani, dal 2015 è attiva la violentissima cellula ISIS Khorasan e i signori della guerra a cui nel 2001 la coalizione di potenze occidentali ha dato il potere sono pronti a rialzare la testa nel caso in cui i talebani non assicurino loro una fetta della torta.
Cosa viene chiesto:
- non forniscano nessun riconoscimento al regime dei talebani,
- avviino azioni di supporto alle forze laiche e democratiche afghane come RAWA (Revolutionary Association of the Women of Afghanistan e Hambastagi,
- dicano “basta” a imperialismo, militarismo, fascismo e fondamentalismo religioso e smettano di usare i diritti delle donne per altri interessi,
- cessino la politica di contenimento delle migrazioni fondata sull’esternalizzazione e la militarizzazione delle frontiere e cancellino qualsiasi pratica di respingimento e detenzione,
- organizzino ponti aerei per l’evacuazione immediata di coloro che sono in pericolo,
- blocchino, anche attraverso il disinvestimento nell’industria degli armamenti, il ciclo perverso delle “guerre infinite” che imprigiona l’Afghanistan e buona parte delle popolazioni del Medioriente,
- istituiscano un osservatorio speciale per il monitoraggio delle violazioni dei diritti delle donne e dei diritti umani in Afghanistan,
- cessino di ubbidire in silenzio ai diktat degli Stati Uniti e di partecipare alle loro guerre, che portano solo più fondamentalismo, più emigrazione, più povertà; rendano conto del loro operato in questi lunghi 20 anni di guerra in Afghanistan».
Chi aderirà al sit-in di Messina:
ANPI Provinciale MESSINA
ANPI sezione comunale ALDO NATOLI
circolo ARCI PARADISO PER TUTTI
ABAREKA’ NANDREE Odv
ANYMORE onlus
ARTICOLO UNO – Messina
ASSOPACE Palestina – Messina
CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO
Coordinamento Donne CGIL – Messina
HUMAN
ITALIA NOSTRA
LELAT
LIBERAZIONE QUEER+ Messina
+EUROPA
Piccola Comunità NUOVI ORIZZONTI
PAP Potere al Popolo – Messina
SAE – Messina
TENDA DELLA PACE
Per aderire:
- manda una mail a circolosankara@hormail.com
- manda un messaggio whatsApp al 320 948 8331
- comunicalo alla libreria Colapesce dove continua la raccolta fondi per la resistenza delle donne afghane
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