No, non è una nuova puntata di Quattro Frecce e nemmeno una barzelletta ma le dichiarazioni di alcuni residenti di via San Giovanni di Malta multati a seguito di un’operazione della Polizia Municipale di Messina dello scorso 5 giugno. I vigili, infatti, hanno emesso multe per 2.500 euro.
Secondo i residenti però si sarebbe trattato di un “curioso accanimento”. «Marciapiedi di serie A e marciapiedi di serie B – si legge nella lettera, inviata alle istituzioni, per chiedere chiarimenti sull’accaduto – il Comune dovrebbe offrire servizi e non punire i cittadini».
Dove dobbiamo parcheggiare? A Messina multe per 2.500 euro
Si intitola così la lettera dei messinesi, residenti in via San Giovanni di Malta, che hanno inviato la nota al Sindaco di Messina Cateno De Luca, al comandante della Polizia Municipale Giovanni Giardina e per conoscenza al prefetto di Messina Cosima Di Stani e al questore Gennaro Capoluongo.
«Il Comune di Messina – scrivono i residenti – in meno di un’ora ha incassato circa 2.500 euro di multe prelevando “a sorpresa”, nella prima mattina di sabato, diverse auto nei pressi della sede interregionale dei Carabinieri e della Direzione Investigativa Antimafia, dove residenti della zona parcheggiano da oltre 40 anni.
La strada infatti ha un’ampia carreggiata in doppio senso e due larghi marciapiedi che consentirebbero la sosta (non a spina di pesce), almeno da un lato, senza impedire il percorso pedonale, passeggini o carrozzine per persone diversamente abili, e ciò avviene del resto in tutte le vie limitrofe del quartiere.
Senza il “gradito fischio” di avvertimento che consente agli utenti di spostare il mezzo, la Polizia Municipale ha proceduto immediatamente non solo alla contravvenzione ma anche alla rimozione: 250 a testa tra verbale e ritiro auto, oltre alla paura di molti che la propria vettura fosse stata rubata, dato che mai prima d’ora alcuna macchina era stata prelevata in quella via. Un curioso accanimento: dopo che i carro-attrezzi hanno svuotato esclusivamente un punto preciso della strada, mezz’oretta più tardi (testimoniano alcuni vicini) gli agenti hanno fatto ritorno sul “luogo del delitto” per ri-multare le nuove auto (ignare della precedente carneficina), ma sempre nella stesso punto, senza visionare l’altra parte della stessa strada e minimamente le vie vicine seppur strapiene di mezzi in divieto di sosta, ogni giorno, h24.
Anche su questi marciapiedi la sosta selvaggia è h24 ma soprattutto nei giorni lavorativi. Allora ci chiediamo se un passeggino o una carrozzina che ha difficoltà a passare via San Giovanni di Malta alta, scendendo poi nella stessa via o girando in via Placida o via Gran Priorato, giusto ad esempio, non trovi i medesimi ostacoli? La legge dovrebbe essere uguale per tutti. Nel resto del quartiere la sosta selvaggia di routine passa inosservata e le strade possono essere una gincana per i pedoni.
Il Comune di Messina dovrebbe aiutare e offrire servizi e soluzioni ai cittadini, non punirli per problemi che non hanno creato loro. Il sindaco De Luca ha portato avanti diverse battaglie di civiltà, ora deve intestarsi anche questa perché altrimenti sembrerà solo una succulenta occasione per fare cassa comunale a spese di cittadini onesti. Una soluzione, ad esempio, sarebbe quella di far tornare via San Giovanni di Malta ad unico senso, creando una linea di sosta regolare sull’asfalto da un lato della via, lasciare totalmente liberi i marciapiedi».
Note a margine
Solo alcune considerazioni sulla vicenda. I vigili sì avrebbero dovuto multare tutte le vetture che stavano infrangendo il Codice della Strada (e la domanda è perché non lo hanno fatto? Ma su questo vi daremo notizie) e no, i residenti non dovrebbero sentirsi puniti, perché tuttavia anche loro hanno commesso un errore. Nonostante parcheggino nella zona da 40 anni, questo non significa che sia corretto sostare e parcheggiare in modo sbagliato.
Non trovate che la strada sgombra dalle macchine sia davvero bellissima?
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