Il nuovo punto nascita dell’ospedale Papardo ha ufficialmente aperto i battenti. A tagliare il nastro una donna in stato di gravidanza, tra gli sguardi compiaciuti del sindaco Accorinti e del direttore generale Michele Vullo, firmatario della delibera che ha sancito il trasferimento dei reparti di Ginecologia, Ostetricia e Utin dal Piemonte al nosocomio che serve la zona nord della città.
Il presidio, attivo già dallo scorso 15 dicembre, è ospitato nei quattro piani del “Papardino” le cui condizioni strutturali hanno allarmato nei giorni scorsi la Uil. L’azienda Papardo non ha infatti trasmesso al Genio Civile i certificati del collaudo statico, la relazione a struttura ultimata e il certificato di conformità sismica. Mancanze che per il sindacato potrebbero comprovare l’assenza dei più basilari standard di sicurezza per un edificio che ospiterà donne e neonati.
Ma il Genio Civile predica cautela e getta acqua sul fuoco. “Nessuno ha mai parlato di inagibilità – spiega l’ingegnere capo Leonardo Santoro – l’edificio è stato autorizzato con il sistema antisismico. Mancano alcuni certificati, ma si tratta di lacune amministrative. I sopralluoghi effettuati dai nostri funzionari non hanno accertato criticità, si sta intervenendo soltanto in una parte secondaria della struttura. Chiaramente in futuro, dopo aver ricevuto l’opportuna documentazione, si potrà chiarire se saranno necessari interventi comunque non finalizzati alla chiusura.
Andrea Castorina
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