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Waterfront, Pilone e terminal turistico: i progetti di Franco De Domenico per Messina

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Tre progetti, tre idee per rilanciare lo sviluppo urbanistico di Messina: vuole ripartire da qui il candidato del centrosinistra alle elezioni amministrative 2022, Franco De Domenico. Il segretario del Pd cittadino ha scelto tre opere oggetto di gare internazionali, che sono state finanziate con soldi pubblici e riguardano il Waterfront, il Pilone e un nuovo terminal turistico. I dettagli sono stati presentati durante una conferenza stampa stamattina, giovedì 9 giugno.

La priorità è quella di dotare la città quanto prima di strumenti di pianificazione urbanistica, redatti secondo le più moderne buone pratiche, che sappiano contemperare le esigenze di sviluppo economico e di tutela del territorio. Entrambe le tematiche, secondo il centrosinistra, possono essere affrontate solo bilanciando esigenze tecniche e sensibilità politico-istituzionale, vista la pesante esposizione a fenomeni drammatici di dissesto idrogeologico e considerato il peso del settore edilizio nell’economia cittadina.

Dal Waterfront al nuovo terminal passeggeri: cosa vuole fare Franco De Domenico per Messina

franco de domenico messina

«Quello di Messina sud – dichiara il candidato del centrosinistra alle amministrative 2022 sul Waterfront – continua a essere un mare negato. Questo progetto vuole ridare l’affaccio al mare dal cavalcavia al Viale Europa. Certo, dovrà essere rivisto e aggiornato, ma è una filosofia di città che vuole cambiare la propria prospettiva, dandole una proiezione verso il mare».

Per quanto riguarda invece il Pilone, l’amministrazione De Domenico intenderebbe intervenire iniziando da una manutenzione che non avviene da almeno vent’anni, con l’obiettivo dichiarato di valorizzare le aree di Ganzirri e Torre Faro. Il progetto, che andrebbe rivisitato, è aggiornato al 2012 e prevede la creazione di servizi che sono necessari in quella zona, senza deturpare l’ambiente.

Rispolverato, poi, anche il progetto commissariato dalla Camera di Commercio che prevede di riusare i magazzini generali attualmente chiusi per creare un terminal passeggeri. «A Messina – ha aggiunto Franco De Domenico – manca, ed è paradossale se pensiamo che il porto di Messina è uno dei porti con il più alto numero di passeggeri a piedi d’Italia. Non c’è un posto dove ripararsi quando bisogna aspettare l’aliscafo, non c’è nemmeno un luogo di accoglienza seria per i crocieristi. Noi attraverso l’accoglienza potremmo farli diventare turisti della città e sfruttarli dal punto di vista economico».

È stato annunciato, inoltre, un workshop annuale a cui potranno partecipare i giovani progettisti messinesi per confrontarsi con nomi di rilievo internazionale. «La cultura della bellezza – conclude – deve cambiare il volto della città. Il parco progetti si alimenterà anno per anno. La città deve sfruttare tutte le opportunità dei fondi europei».

In conclusione, l’assessore designato al mare, Nanni Randazzo, ha risposto a una domanda sul destino dell’ex Sea Flight, attualmente in fase di “rigenerazione urbana”: «Vogliamo inserirlo in un piano di riutilizzo del demanio marittimo. L’area non può essere né un parcheggio, né un mercato costiero. Si potrebbe pensare di delocalizzare le strutture funzionali per le spiagge, lasciando ombrelloni sedie e liberando la costa da parti ostruite. Va valorizzato il paesaggio sul mare».

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