Piano di riequilibrio, De Luca replica a Grazia: «Lo invito a un confronto pubblico con Basile»

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A pochi giorni dalle elezioni amministrative di Messina, si parla di Piano di riequilibrio e risanamento; temi al centro della conferenza stampa di Giuseppe Grazia, assessore designato al Bilancio di Maurizio Croce candidato sindaco del centrodestra.

«Siamo all’anno zero – aveva detto Giuseppe Grazia – perché il Piano di riequilibrio che è stato presentato non sarà mai discusso dalla Corte dei Conti. Il primo è stato visto e commentato con 81 pagine di osservazioni su alcune cose che erano considerate lacunose. Non entro nel merito, perché parliamo di una cosa fatta tre anni fa. Dobbiamo guardare avanti, al futuro. Per legge l’Amministrazione che arriverà al Comune da queste elezioni amministrative ha 150 giorni per riformulare un piano.

Questa volta garantiamo che i numeri saranno in radiografia, non in fotografia. Vogliamo conoscere i numeri non per dare in pasto ai messinesi un “abbiamo salvato la città”, ma per noi. Perché soltanto capendo qual è la reale consistenza dell’indebitamento possiamo capire cosa fare. Se siamo convinti noi porteremo alla Corte dei Conti il piano di riequilibrio con i numeri assodati».

Piano di riequilibrio Messina

Sul Piano di riequilibrio arriva la replica di Cateno De Luca. «Apprendiamo che l’aspirante assessore Giuseppe Grazia non ha compreso il fatto, ma non per questo lo assolviamo dal momento che si autodefinisce esperto di bilanci. Lo invitiamo, se vuole, a un confronto pubblico proprio con il nostro candidato sindaco Federico Basile su tutti i piani che sono stati rimodulati e sulla relazione che abbiamo presentato alla Corte dei Conti, compresa l’ultima rimodulazione che porta alla chiusura del debito.

Appare strano – continua la nota – che non abbia fatto alcun cenno agli oltre sedicimila accordi di abbattimento e rateizzazione del debito. Al di là di quelle che possono essere le fotografie o radiografie c’è un dato incontestabile: i creditori sono stati pagati attraverso un accordo che ha messo la parola fine a contenziosi che si trascinavano da anni. Vogliamo ricordare inoltre che i cittadini messinesi non devono più pagare 650mila euro all’anno di interessi sulle anticipazioni di cassa fatte dalle banche alle società partecipate.

Oggi il Comune di Messina è salvo proprio perché l’amministrazione De Luca, con il direttore generale Federico Basile, ha messo in atto tutte quelle azioni che nessuna delle amministrazioni precedenti ha mai voluto attuare, comprese le amministrazioni di centrodestra, che non solo non hanno ripianato la situazione debitoria dell’ente, ma l’hanno aggravata generando nuovi debiti».

A marzo 2022, il Commissario Straordinario Leonardo Santoro aveva deciso (e comunicato alla Corte dei Conti) di rimodulare il piano di riequilibrio dell’ex sindaco Cateno De Luca; proprio per questo si parla di 150 giorni per presentare un nuovo documento.

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