La Marina del Nettuno di Messina sembra essere la location perfetta per discutere di Ponte sullo Stretto, Zone Economiche Speciali (ZES), ma anche turismo e indotto economico: sono questi, infatti, i temi del tavolo che vede da una parte il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega agli affari europei nel governo Draghi, Vincenzo Amedola e dall’altra, fra tutti, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Messina Mario Mega, in un incontro organizzato dal candidato sindaco del centrosinistra Franco De Domenico.
«C’è una progettualità messa in campo dal Ministero, – ha detto Vincenzo Amendola –, parliamo di 500 milioni di investimento che servono per un attraversamento dinamico e una transizione ecologica, che rispetti l’ambiente. Credo che questa sia una grande opportunità; perché grazie ai fondi Europei sia la Sicilia sia Messina avrà degli stanziamenti in termini di mobilità, di attraversamento, di rigenerazione urbana e trasporto pubblico locale. I problemi ci sono, ma abbiamo la possibilità di reagire, serve programmare bene, serve velocità nell’esecuzione e serve anche una classe dirigente all’altezza di questa sfida».
Dal Ponte sullo Stretto alle ZES
Si parla anche di Ponte sullo Stretto di Messina. Se per Cancelleri devono essere i messinesi a scegliere cosa sia giusto fare, Vincenzo Amendola sembra essere più deciso. «Il Ponte sullo Stretto di Messina – ha aggiunto il Sottosegretario di Stato – riguarda il Ministero dei trasporti e una coalizione, un dibattito che in Italia ha una valenza storica molto forte. Io suggerisco di utilizzare bene le risorse che già ci sono. Parlo, per esempio, dell’attraversamento ferroviario, della Palermo-Catania-Messina; parlo dei fondi che sono stanziati, sono risorse che fanno bene al nostro Paese. Questo però ha un sottofondo: spendere bene i soldi, poche polemiche e guardare soprattutto all’occupazione giovanile e femminile».
E poi ci sono le ZES, le Zone Economiche Speciali: zone limitate e già identificate, in cui le aziende possono beneficiare di speciali condizioni per gli investimenti e per lo sviluppo. «Mai come questa volta – prosegue Vincenzo Amendola – abbiamo le risorse per rispondere ai bisogni. Il gruppo del Partito Democratico ha sempre lavorato per una sburocratizzazione, perché a queste ingenti risorse deve seguire anche una velocizzazione delle procedure».
A Messina arriva il Sottosegretario Amendola
Al tavolo di confronto, organizzato dal candidato del centrosinistra Franco De Domenico alle prossime amministrative, c’è anche Mario Mega, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Messina, che racconta al Sottosegretario Amendola le proposte e le azioni già messe in campo.
«Siamo riusciti ad avere finanziata una misura che riguarda il sostegno alla transizione energetica, che hanno riguardato non solo le infrastrutture a terra, e poi gli interventi a vantaggio di RFI, che si occupa di continuità territoriale e poi per i privati. E poi il deposito di GNL, una localizzazione che attualmente è contestata da tutti i candidati, ma che è venuta a valle di un’indagine. In più abbiamo in corso la progettazione delle banchine. E poi ci sono le ZES; riteniamo che una maggiore attenzione sull’area dello Stretto ci debba essere, proprio per le sue particolari caratteristiche. Quello che manca sono le attività cantieristiche».
Sul waterfront Messina, invece, lo scorso marzo si è conclusa, con una relazione da parte di Mega, il confronto pubblico per condividere le linee di indirizzo del concorso di progettazione che ridisegnerà il lungomare di Messina, nel tratto compreso tra il Torrente Boccetta e il Torrente Annunziata.
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