Ultima “operazione verità” del candidato sindaco di Messina del centrodestra alle elezioni amministrative, Maurizio Croce, che ha chiuso la campagna elettorale con un evento alla Sala Palumbo del Palacultura sulla sua storia personale e politica, rispondendo ad alcune critiche ricevute negli scorsi giorni. Dopo sport e baracche, Croce ha riflettuto sui suoi trascorsi da assessore regionale contro il dissesto idrogeologico, rimarcando quello che all’epoca appariva come un apprezzamento piuttosto esplicito da parte dell’ex sindaco Cateno De Luca.
«Io nel difendere la città sono sempre stato al suo fianco, poi sono diventato un nemico da abbattere» ha detto il candidato sindaco di Messina riferendosi all’ex primo cittadino. «Voglio ringraziare Cateno – aggiunge – perché lui non sa che chi ha inventato Topo Gigio ha attribuito il suo successo al fatto che rappresenta il candore in un mondo flagellato dai pericoli. È stata una tra le campagne elettorali più brutte, perché non c’è stato un confronto su programmi, progetto e temi che appartengono alla città. Abbiamo assistito nell’ultima settimana al superamento del limite della decenza della politica».
«Un candidato al consiglio comunale – prosegue il candidato sindaco Maurizio Croce – ha contribuito in maniera significativa ad avvelenare i pozzi della campagna elettorale e l’ha fatto andando a minare quello che è in realtà l’attività che svolgo da 12 anni. Fin quando si è limitato a insulti di carattere personale nel corso di questo periodo li ho lasciati andare perché il mio è un profilo di sobrietà e pacatezza. Quando mi sono reso conto che questo limite veniva travalicato dal mettere in discussione ciò che e stato della mia attività professionale negli ultimi 15 anni ho sentito l’esigenza di convocare questa conferenza stampa per rappresentare la realtà delle cose e mostrare i risultati ottenuti nel campo della difesa del suolo».
Nel corso della conferenza stampa, Croce ha ripercorso dunque, passo dopo passo, la sua attività, sia all’assessorato regionale all’ambiente, sia da soggetto attuatore nell’ufficio commissariale contro il dissesto idrogeologico, mostrando un’ampia gamma di dati sul suo operato degli ultimi anni che l’ha, infine, portato a candidarsi alle elezioni amministrative a Messina.
Progetti finanziati per 502 milioni di euro, 228 gare d’appalto aggiudicate e 385 pubblicate, 421 milioni erogati alla Regione Siciliana per il rischio idrogeologico: questi alcuni dei numeri che l’esponente del centrodestra messinese ha messo in risalto davanti alla stampa.
Affrontata poi anche una polemica sul suo stipendio: «Io credo – ha spiegato – che il mio stipendio l’ho guadagnato per il lavoro che ho svolto quotidianamente e per le responsabilità che mi sono assunto. Non sfugge a nessuno che rappresentare la prima stazione appaltante della regione siciliana è una responsabilità non di poco conto. Cosa diversa per chi, da sindaco, ha guadagnato un milione di euro facendo consulenze per un patronato».
La conferenza stampa è stata, infine, occasione per il candidato Croce di mostrare al pubblico anche alcuni post pubblicati su Facebook da De Luca quando era sindaco. Post in cui l’ex primo cittadino di Messina si rivolgeva cordialmente e con gratitudine proprio a Maurizio Croce, allora a capo della struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico.
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