È scontro tra gli assessori designati allo Sport delle ipotetiche giunte di Federico Basile e Maurizio Croce. A scagliare la prima pietra, il candidato del centrodestra, Antonio Barbera, che ha definito l’amministrazione De Luca «la peggiore in tema di sport»; poi la replica dell’ex assessore Francesco Gallo, che, tra le altre cose, ha accusato Croce di aver fatto «copia-incolla» dal loro programma. Oggi la controreplica.
L’8 giugno, il candidato sindaco Maurizio Croce ha tenuto una conferenza stampa sul tema dello sport insieme al suo assessore designato al ramo, Antonio Barbera, che ha criticato aspramente la Giunta De Luca. Immediata la replica di Gallo, che trovate qui. Pubblichiamo, di seguito, la controreplica dell’assessore designato del centrodestra.
«Questa non vuole essere una replica politica» esordisce così l’assessore designato allo Sport di Maurizio Croce. «È normale – aggiunge – in periodo di elezioni c’è chi rappresenta una visione e chi ne rappresenta un’altra, provando a difendere il proprio operato. Per fortuna, però, c’è la verità, c’è la realtà, e queste sono sotto gli occhi di tutti. Mi riferisco unicamente a quanto affermato dall’avvocato Gallo circa la mia presunta “esigenza di salvare la faccia ai vari Buzzanca, Genovese e magari anche a quel Barbera senior, padre di Antonio, che fu assessore allo Sport del sindaco Leonardi, proprio 20 anni fa”. Orbene, ricordo all’avvocato Gallo che il senior Barbera era l’avvocato Salvuccio Barbera, noto e stimato professionista e pregevole assessore, il cui operato è noto a tutti. Sulla questione, ritengo superfluo aggiungere altro e sarei evidentemente la persona meno indicata».
«Mi preme, invece, sottolineare un aspetto – prosegue – è alquanto deplorevole che nel dibattito politico si scenda a tali livelli. L’avvocato Salvuccio Barbera non c’è più e non può rispondere a questo vile attacco. Se fosse in vita, avrebbe ricordato all’avvocato Gallo, tra l’altro, che proprio lui era assessore di quella giunta Genovese che oggi critica, come se i messinesi avessero memoria corta. Chiudo affermando con nettezza e senza alcun indugio che, prima di candidarsi a guidare una città, bisogna dimostrare di essere all’altezza morale di farlo. Ad maiora, avvocato Gallo, ti auguro fin d’ora buon lavoro qualora dovessi essere nuovamente assessore della nostra splendida città».
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