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Amministrative 2022, ecco il programma elettorale di Federico Basile: «Messina protagonista»

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Nella giornata dei programmi elettorali, il primo candidato sindaco di Messina a presentare le sue proposte è Federico Basile di Sicilia Vera. Durante una conferenza stampa nella Chiesa di Santa Maria Alemanna l’alleato dell’ex primo cittadino Cateno De Luca ha illustrato quelle che saranno le «priorità programmatiche» della sua giunta designata, il programma elettorale di Basile sindaco di Messina.

I tre tomi del programma elettorale di Federico Basile

«Programma di continuità»: lo ha definito così Basile, rilanciando il collegamento con la precedente amministrazione. È lungo un centinaio di pagine ed è diviso in tre tomi, rispettivamente:

  • PRIMO TOMO “Andiamo a Messina Bella e Protagonista”: tripartito in vivibilità urbana, interventi infrastrutturali e città metropolitana. Riassume la condizione dalla quale è partita la giunta De Luca. Un elemento fondamentale è la condizione finanziaria;
  • SECONDO TOMO “I finanziamenti dell’amministrazione De Luca”: sintesi dei finanziamenti ottenuti dall’amministrazione De Luca, dall’elemento storico dal quale ha saputo costruire una nuova impostazione legata non solo al reperimento delle risorse, ma anche alla loro “spendibilità”;
  • TERZO TOMO “Messina protagonista del PNRR”: chiamato da Basile un tomo più tecnico, vede Messina come elemento centrale nella strategia del PNRR.

«I tomi – ha detto il candidato sindaco – sono un quadro di quello che si intende portare avanti nel nome della continuità, parola non compresa perché spesso si intende mantenimento di una certa condizione. Ieri in una serie di incontri mi è stato chiesto se questa amministrazione ha intenzione di cambiare marcia. Io ho risposto in maniera semplice: cambiare marcia vuol dire mettere una marcia in più, non si va solo più veloce ma si mette la macchina in condizione di andare meglio. Siamo già in corsa e siamo nelle condizioni di farlo».

C’è però una condizione che deve essere soddisfatta prima di procedere con la realizzazione dei progetti: l’approvazione del piano di riequilibrio. «Se noi – ha spiegato Basile – non abbiamo certezza del piano di riequilibrio che noi abbiamo più volte chiesto in consiglio comunale, saremo sempre una città con il freno a mano tirato. Toglierci lo spettro che dura da dieci anni è un elemento preponderante che voglio sottolineare perché entro l’anno chiudiamo questa partita per aprire un altro ragionamento: se io devo fare assunzioni devo chiedere l’autorizzazione al ministero. Noi abbiamo riprogrammato fondi che erano fermi e li abbiamo resi agibili alla città».

Come spenderà queste risorse l’ipotetica amministrazione Basile a Messina? Riaffermata la contrarietà al deposito GNL, sono tre le aree di riqualificazione che l’ex Direttore generale del Comune vorrebbe «restituire alla città»: la zona falcata, l’area ex Sanderson e il Sea Flight. E sul turismo: «Perché non lanciare il brand città di Antonello?» si domanda il candidato di Sicilia Vera. «Perché non candidare Messina città della cultura nel 2026?».

«Non è un programma propagandistico – precisa in conclusione Federico Basile – ma di impegni. Quello che troverete nel programma non è il famoso libro dei sogni ma sono quelle cose tangibili che dobbiamo fare. Nei programmi vanno inserite le programmazioni che possono essere previste e che devono essere realizzate. Per me oggi è un giorno importante, perché domani chiuderemo con la presentazione delle liste. La città sa perfettamente cosa è stato fatto e come è stato fatto. Basile sindaco e la squadra di assessori si presentano alla città partendo da tre considerazioni perché governare significa avere conoscenza, competenza e visione strategica».

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