Tortorici, Cgil e Uil: “Il Comune non paga i dipendenti e non rispetta le norme”

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Con una nota , indirizzata a Regione, Prefetto e Corte dei Conti,  le Cgil e Cisl segnalano diverse irregolarità compiute, a loro dire, dal Comune di Tortorici. “E’ da diversi anni – spiegano Calogero Emanuele e Clara Crocè –  che l’amministrazione comunale mette in campo un comportamento assai discutibile circa il trattamento e le denigrazioni dei dipendenti comunali, disattendendo gli impegni e ogni accordo sindacale e soprattutto omettendo il pagamento delle retribuzioni mensili e qualsivoglia spettanza economica per prestazioni effettivamente rese, ove per alcuni si è dovuto dare luogo a ricorso al giudice del lavoro e che malgrado le sentenze esecutive, non si provvede ad onorare gli obblighi che ne discernono”.

“L’amministrazione – continua la nota –  ha intrapreso un percorso di messa in mobilità e prepensionamenti, di circa 25 lavoratori, in totale difformità alla normativa vigente, tant’è che tale percorso è stato oggetto di interventi da parte della Corte dei Conti e della Commissione di Verifica per la Stabilità Finanziaria del Ministero dell’Interno e per ultimo il Tar di Catania che ha emesso sentenza di annullamento dell’ennesima procedura riproposta. Dal 2011 ad oggi si susseguono richieste di raffreddamento di fronte al Prefetto di Messina conclusisi negativamente e quindi sfociate in manifestazioni di protesta, mobilitazioni e sciopero dei lavoratori. Ogni tentativo di incontro richiesto da parte delle scriventi è andato vano, anzi più volte è stato negato anche il diritto di poter tenere assemblee con i lavoratori oltre che ad esternare in pubblici comizi apprezzamenti personali nei confronti di lavoratori e rappresentanti sindacali territoriali. L’amministrazione comunale di Tortorici, in questi anni, oltre ad accumulare enormi debiti, ha proseguito imperterrita nella propria dissennata azione amministrativa, senza tenere in alcuna considerazione neppure le motivate argomentazioni della Corte dei Conti: dai debiti fuori bilancio, ai pignoramenti, ai mutui, alle mancate riscossioni di tributi relativi ai servizi di raccolta rifiuti, servizio idrico, Imu ad oggi non incassati e con costi superiori al previsionale di entrata”.

Il Comune di Tortorici ad oggi ha contratto 48 mutui per ben 15.666.49,42 euro ed ha ancora da pagare una rata annua pari € 1.150.503,35 e per alcuni sino al 2031, al 2038 e al 2041, oltre ad aver notificati 35 pignoramenti da parte di creditori vari per € 784.436,09 e con un disavanzo di Amministrazione di € 1.939.781,61; E’ opportuno evidenziare, altresì, che il tesoriere comunale, avrebbe provveduto al pagamento di fatture in favore di imprese e creditori vari, avvalendosi, pare, di quanto previsto del D.L. 19 giugno 2915 n. 78 che obbliga l’Ente, all’adozione di atti amministrativi e rispetto di procedure, (domanda di anticipazione alla Cassa Depositi e Prestiti, sottoscrizione contratto di anticipazione, rispetto dell’addendum, piano di pagamenti, rendicontazione ecc.), nonché alla pubblicazione degli atti ai sensi di quanto previsto dall’articolo 6, comma 3, del D.L. 35/2013. Il tutto sarebbe stato operato in assenza di atti e senza conoscerne il criterio di priorità, sapendo che risultano depositati anche mandati di pagamento relativi alle spettanze dei lavoratori che avrebbero priorità rispetto ad ogni qualsivoglia pagamento. A completamento delle presenti segnalazioni è utile informare  che solo in data 16.2.2016 con delibera consiliare n. 12 è stato approvato il bilancio preventivo anno 2015, con il parere contrario del Servizio Economico Finanziario e sfavorevole del Revisore dei Conti e che dalla consultazione dell’Albo pretorio non risulterebbero pubblicati i relativi allegati; Chi ne paga le conseguenze è la collettività oricense e i dipendenti comunali che vengono puntualmente vessati, denigrati, sanzionati con discutibili procedimenti disciplinari, oltre a subire il mancato pagamento delle retribuzioni che oggi superano le 6 mensilità e privilegiando, invece, i pagamenti di imprese e aziende private; Purtroppo, da parte di creditori e naturalmente compresi i dipendenti dell’Ente si registrano situazioni di crisi familiari, personali ed individuali, che sfociano anche in demotivazioni, depressioni e comportamenti che rasentano la legalità ed una degenerazione in azioni personali che mettono a rischio la salute e la incolumità di ciascun lavoratore.

“Un’amministrazione che malgrado l’acclarato dissesto Economico Finanziario dell’Ente persevera nel riproporre piani di riequilibrio, sapendo che da parte di codesto Assessorato è stato già nominato il Commissario per la dichiarazione di dissesto economico finanziario. Per gli scriventi è acclarata una gestione irregolare dell’attività amministrativa dell’Ente che merita di essere attenzionata e perciò è necessario porre rimedio con urgenza e determinazione da parte degli Organi in indirizzo e soprattutto di codesto Assessorato, di concerto con S.E. il Prefetto di Messina inviando una Commissione ispettiva, per le opportune verifiche sulla regolarità dell’attività dell’Ente, ancor di più che si è di fronte ad Amministrazione che ad oggi registra la sospensione del Sindaco disposta dal Tar e dalla Prefettura di Messina con la gestione affidata al Vice Sindaco che, purtroppo, è quindi con un’attività parziale e precaria vincolata alle scelte ed alle decisioni del Sindaco sospeso.Ciò per evitare che le conseguenze di un’azione amministrativa dissennata e spregiudicata possa portare a danni irreparabili per l’intera comunità”.

Cgil e Cisl, dichiarano sin d’ora la disponibilità a chiarire ulteriormente le motivazioni di tale richiesta in apposito incontro che l’assessorato regionale alla Autonomie Locali, ove ritenuto opportuno, vorrà convocare.

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