Stazione di Camaro, Cacciotto: “Le rotaie sono cancerogene”

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Dal 2001, vista la contemporanea apertura della nuova galleria Peloritana, la stazione di Camaro ha cessato la propria onorata carriera. Da allora, la struttura è stata progressivamente divorata dall’incuria e dal degrado mentre la politica discuteva sul possibile recupero della ex linea ferrata famosa per la sua pendenza.  C’è chi ha proposto la greenway, chi l’utilizzo del tracciato per un nuovo servizio di trasporto, chi ha ipotizzato la costruzione di strutture commerciali. Soltanto chiacchiere: da quasi 14 anni l’intera area, di proprietà di Rfi,  è stata completamente abbandonata. I binari sono quasi interamente sommersi da rifiuti ed erbacce, nei locali dell’ex stazione trovano sicuro rifugio topi e serpenti.E nell’ultimo periodo le ferrovie hanno provveduto a smontare gli ormai inutilizzati binari, accatastandoli proprio nei pressi della vecchia stazione.

Sulla vicenda interviene nuovamente il consigliere della III Circoscrizione Alessandro Cacciotto che sottolinea la pericolosità derivante dalla presenza delle vecchie rotaie. “Come è noto, le traverse in legno sono imbevute di catrame e di altro materiale dichiarato dagli addetti ai lavori, ormai da tempo cancerogeno; additivi e sostanze che avevano il compito di conservare il legno. Oggi a Camaro, nella ex stazione, si respira un “odore” inconfondibile, con l’assoluta aggravante che a pochissimi metri, forse due o tre scarsi, insistono diverse abitazioni i cui residenti , con tutto diritto, sono assolutamente preoccupati della situazione. Da non dimenticare – precisa Cacciotto – che, solo pochi anni fa, scoppiò un incendio all’interno della galleria della ex stazione che per fortuna ebbe come conseguenze solo grande paura. Se oggi quelle traverse andassero in fiamme, non oso immaginare cosa potrebbe accadere”.

Il consigliere Cacciotto solleva poi un’altra problematica: “le abitazioni che letteralmente costeggiano il muretto di contenimento dei binari della ex stazione, sono in una situazione di perfetto isolamento. Solo dei gradini pericolanti permettono di raggiungere le case; assolutamente impossibile che un mezzo di P.S. possa introdursi fino alle abitazioni.  Insomma una situazione di assoluto pericolo e disagio. Sono molti gli anziani che vivono in prossimità dei binari e si registra la presenza anche di invalidi. Al disagio si potrebbe ovviare concedendo una servitù di passaggio dall’ex area ferroviaria, in modo tale che con due aperture sui due lati, i residenti possano con le macchine avvicinarsi alle abitazioni e garantire, in caso di necessità ed urgenza, anche l’accesso ad un mezzo di soccorso. In passato, alcuni residenti, rappresentati da un legale, avevano chiesto la costituzione di una servitù, per le ragioni sopra esposte, senza tuttavia avere  concreta risposta”.

Con la sua nota Caccioto chiede a Rfi e Comune di Messina di provvedere alla messa in sicurezza dell’intera area, programmando inoltre una generale riqualificazione per riutilizzare la vecchia linea ferrata così come accade in altre realtà italiane ed europee.

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