All’indomani della nomina del nuovo Assessore ai Servizi Sociali e Salute del Comune di Messina, Antonina Santisi, il network di associazioni Vento dello Stretto, attraverso il proprio delegato alle attività sociali, Graziano Giuffrida, esprime le proprie considerazioni relative al «nuovo corso di un settore tanto delicato quanto bistrattato dall’attuale Amministrazione, che ne aveva invece fatto un caposaldo prioritario della propria campagna elettorale».
«Non ci va di aggiungerci alla schiera dei “noi l’avevamo detto” – esordisce Giuffrida – la nostra idea caratterizzante i servizi sociali è sempre stata chiara negli anni, come testimoniato dalle numerose attività e proposte avanzate dal nostro Movimento ai precedenti assessori al ramo, che ha subito manifestato alla dottoressa Santisi, a prescindere dai colori politici di appartenenza, la propria disponibilità a collaborare col Dipartimento per la revisione e la riprogrammazione dei servizi. Si superino nel breve tempo le beghe dipartimentali: i servizi devono funzionare e rispondere alle reali esigenze dell’utenza e del territorio».
«Gli ingiustificabili ritardi sui fondi PAC – continua il delegato di Vento dello Stretto -, il turbolento percorso di gestazione del Piano di Zona 2013-2015 (a partire dai discutibili tavoli tematici e dagli Stati Generali a cui abbiamo preso parte), il sistema delle proroghe per l’affidamento dei servizi col quale si è navigato troppo a vista, le richieste di incontro ufficiali con l’ex assessore Mantineo rimaste lettera morta, la gestione dell’emergenza immigrazione, non sono più tollerabili da chi ha veramente a cuore le sorti di chi vive quotidianamente condizioni di salute e vivibilità disagiate».
«Inoltre – aggiunge -, deve essere urgentemente rivista la gestione degli asili nido comunali, rimodulando le griglie di reddito familiare per l’accesso; per quanto concerne la terza età, occorre ottimizzare i servizi socio-sanitari che guardino alla persona anziana sia dal punto di vista della prevenzione che della cura della patologia, con un occhio particolarmente attento al reinserimento domiciliare. Urge perciò un’analitica mappatura dei bisogni, dotandosi di una completa carta dei servizi e di un Ufficio di Servizio Sociale che coordini l’intera governance per un serio monitoraggio delle attività e una costante verifica degli standard qualitativi».
«Nell’augurare un buon lavoro al nuovo Assessore – conclude Giuffrida -, confermiamo la piena disponibilità del nostro network a un confronto propositivo con i vertici dipartimentali per la riprogrammazione di un comparto di primaria importanza per il benessere della comunità».
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