Forza Italia non vuole Crocetta e lo chiede nelle piazze. Non concesse quelle messinesi

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Tranne che a Messina, dove l’autorizzazione non è stata richiesta per tempo, domani, 10 luglio, nelle piazze principali di otto dei nove capoluoghi dell’isola, Fi allestirà dei gazebo, tentando di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’opportunità delle dimissioni di Crocetta.

Saranno i club Forza Silvio l’anello di congiunzione tra Forza Italia e la società civile. Lo scopo è di riavvicinare al partito la gente che, delusa, si è allontanata, e coloro che in passato si sono distinti nell’attività amministrativa, sempre con i colori azzurri. Parallelamente, si opera per ricompattare l’intero centrodestra, al fine di costituire un listone unico capace, alle prossime elezioni regionali, di spezzare l’egemonia del Pd che dura da quasi due legislature. In questo contesto va letto l’allestimento di gazebo, domani, in tutti i capoluoghi siciliani, tranne Messina, dove non è arrivata l’autorizzazione comunale, per invocare le dimissioni di Rosario Crocetta.

“In tutta la Sicilia – ha riferito questa mattina, in conferenza stampa, in municipio a Messina, Giuseppe Munaò, vice coordinatore regionale dei club – ci sono 1.200 club Forza Silvio, 260 dei quali in provincia di Messina, 80 nel solo capoluogo. Abbiamo intenzione di riavvicinare la gente al partito e di valorizzare, coinvolgendoli nuovamente, coloro che in passato si sono distinti, ricoprendo cariche amministrative. Vogliamo dare una nuova spinta, cercando di non ripetere gli errori del passato”. Fra questi, l’alleanza con Raffaele Lombardo, poi deflagrata con la consegna del governo della Regione al centrosinistra.

“A Messina – spiega Munaò – non è stato possibile perché la burocrazia pretende che la richiesta sia inviata con almeno 14 giorni di anticipo rispetto all’evento”.

Il governatore, secondo il vice coordinatore, rappresenta in ogni caso “un pessimo esempio a livello nazionale”. Ne siano prova i “35 assessori succedutisi in due anni e mezzo di malgoverno”, così come “le recenti dimissioni di Lucia Borsellino“.

“Chiediamo che Crocetta si dimetta – aggiunge il consigliere comunale Fabrizio Sottile – come scatto d’orgoglio, al pari di Borsellino che non si è più rivista in un progetto nato all’insegna dell’anti corruzione, dell’anti mafia. Il presidente, come quelli che vanno in chiesa a battersi la mano sul petto, si è rivelato un grande bluff. A partire dalla riforma annunciata, ma mai fatta, delle Province. E ora pretende di assumere l’interim della Sanità, il primo motore economico e la prima causa di debito della Regione. La nostra mission, è creare un’alternativa con persone credibili. Nei prossimi mesi, del resto, sono certo che il Partito democratico, al quale Crocetta è regolarmente iscritto, prenderà le distanze dal suo operato…”.

Strategie elettorali alle quali i forzisti stanno cercando di controbattere, creando un listone unico: “Il capogruppo all’Ars, Marco Falcone – dice Munaò – sta cercando di ricucire le varie anime del centrodestra in vista delle prossime regionali”.

“Ci vogliono persone – afferma Sottile – che abbiano come primo interesse la propria terra, la Sicilia”.

“In passato – chiosa il vice coordinatore – gli errori sono stati fatti sia dagli elettori che dagli eletti. Non è stata fatta nessuna rivoluzione culturale, non è cambiato nulla. Si deve davvero partire dalla base. La politica la si fa per passione o interesse. Chi la fa per interesse non deve più avere diritto di cittadinanza”.

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