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Messinambiente e le consulenze anomale. Zuccarello: “Su Re-source, ho ragione io”

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“Sulla vicenda Re-Sources, la società amministrata da Raphael Rossi, avevo ragione io”.

Replica così Daniele Zuccarello alla risposta del commissario liquidatore di Messinambiente, Alessio Ciacci, in merito alla vicenda legata alle procedure di affidamento, ad una società costituitasi solo di recente e iscritta al registro delle imprese lo stesso giorno della stipula del contratto di consulenza con Messinambiente.

“Ciacci non è riuscito a darmi alcuna risposta esaustiva alla richiesta di chiarimenti che ho fatto nel mese di marzo – spiega l’esponente del Consiglio comunale –  ho chiesto se l’affidamento avesse fatto seguito ad una normale procedura di selezione pubblica e, dalla risposta di Ciacci, si evince che avevo ragione. Non c’è mai stata, tra novembre e dicembre del 2014, alcuna procedura di evidenza pubblica. Anzi – aggiunge – nella risposta il Commissario liquidatore di Messinambiente si sottolinea che è stato Raphael Rossi a “richiedere espressamente che la prosecuzione della sua collaborazione avvenisse tramite la sua società Re-Sources”.

Insomma, a Messinambiente non è il commissario che decide, secondo quanto denuncia Zuccarello, ma il consulente, che stabilisce percorsi e metodi di collaborazione.

“Ciacci spiega che <<il professionista è stato selezionato tramite verifica dei curriculum pervenuti >> successivamente a regolare <<avviso di formazione rubrica figure professionali>>, pubblicato sul sito istituzionale di Messinambiente il 21 marzo 2014. Secondo il commissario – prosegue Zuccarello – il fatto che nel marzo 2014 Rossi fosse stato scelto con procedura pubblica, guarda caso tra i curricula presentati il migliore è risultato quello di un professionista che vanta una serie di collaborazioni con il commissario, risulta un titolo valido anche per gli anni a venire,. In barba alle normali procedure di trasparenza richieste nel resto del mondo: Chiapas e Guatemala compresi”.

L’esponente del Consiglio comunale, che in precedenza aveva denunciato in Procura anomalie e mancanza di trasparenza, rivendica quindi dubbi e perplessità in merito alla gestione del commissario liquidatore di Messinambiente:  “Non avevo torto a chiedere chiarimenti su come fosse stato possibile che Rossi, conclusa la consulenza il 17 ottobre, fosse uscito dalla porta per rientrare dalla finestra senza neanche il “fastidio” di una procedura pubblica. La Re-Sources è stata costituita il 28 novembre e risulta iscritta al registro delle imprese il 3 dicembre: nello stesso giorno però, ha stipulato un contratto da 31.334,oo euro, Iva esclusa, oltre a rimborsi spese per trasferte, vitto e alloggio”.

La conferma, per Zuccarello, arriva dall motivazione con la quale Alessio Ciacci giustifica la scelta di Re-source come società di consulenza: “Nel contratto in merito si legge <<perché occupa un ruolo di primaria importanza nel settore e comprovata esperienza nella gestione dei progetti>>.  Scopriamo, per ammissione dello stesso Ciacci, la ragione per la quale  non c’è stata evidenza pubblica, perchè così ha suggerito Rossi, che, a quanto pare, è il commissario di fatto di Messinambiente”.

“Ma – si interroga l’esponente del Consiglio comunale – se la selezione del marzo 2014 viene ritenuta valida automaticamente per tutti gli anni a venire, inaugurando quindi una nuova figura di consulenza, è lecito chiedersi se, allo scadere del contratto stipulato il 3 dicembre, non si voglia procedere con analoghi criteri? Naturalmente, senza che nulla si sappia all’esterno, né sulle somme spese, né sui termini del nuovo accordo”.

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