Il sindaco di Furnari lancia un appello al presidente Crocetta in merito alla discarica di Mazzarà

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Discarica«Nessuna rivoluzione è avvenuta in Sicilia e la stessa continua a rimanere, purtroppo, solo terra di Gattopardi» se quanto stabilito dalle due sentenze del Tar (l’annullamento dell’ampliamento della discarica e della costruzione di un impianto di biostabilizzazione) in merito alla discarica di Mazzarà Sant’Andrea, non verrà rispettato e applicato. Questo uno dei passi più significativi della lettera che il sindaco di Furnari, Mario Foti, scrive al presidente della regione Crocetta, paventando il peggio sulle decisioni che riguardano la discarica. In una precedente lettera Foti scriveva: «Le avevo fatto pervenire una mia nota con la quale esprimevo il mio più vivo apprezzamento e le mie più sincere felicitazioni per la Sua elezione a Governatore della Sicilia e le avevo rivolto un invito a visitare il Comune di Furnari, per verificare di persona la drammatica situazione ambientale causata dalla discarica di Mazzarrà S. Andrea». «Nella mia precedente nota — scriveva il sindaco — Le rappresentavo, anche a nome della mia comunità, quanto sia forte e chiaro il desiderio di cambiamento di un’Isola ormai stremata e avvilita da decenni di sopraffazione e di illegalità, che ha divorato risorse (soprattutto in materia di rifiuti) e ha fatto perdere la speranza ai tanti siciliani onesti». «Le rammentavo — prosegue Foti — la mia vicenda politica, rilevando che stavo ricoprendo, dal novembre 2011, la carica di Sindaco di Furnari, dopo due anni e mezzo di commissariamento a seguito di scioglimento del Consiglio Comunale e dei relativi organi elettivi per la grave ingerenza durante le elezioni del maggio 2007 (il cui risultato mi è stato sottratto per appena 17 voti) a seguito del condizionamento della c.d. “Cosca dei Mazzaroti’ intervenuta, come risulta dalle indagini, per tutelare e difendere gli interessi criminali che si annidano intorno alla discarica di Mazzarrà S.A., interessi recentemente rivelati dai pentiti di mafia. Ho apprezzato, insieme ad altri sindaci che in questo momento sono in prima linea nella gestione della difficile emergenza rifiuti, il Suo intervento nella riunione svolta qualche giorno orsono a Palermo presso l’Hotel delle Povere, mirato a risolvere questa grave criticità». In questo contesto — insiste il sindaco di Furnari — è necessario compiere «una salutare azione di bonifica e di risanamento». Dopo la sentenza del Tar che ha giudicato illegali i procedimenti di ampliamento della discarica il «Comune di Furnari e gli abitanti del territorio limitrofo attendono un intervento risolutore e definitivo che tenga conto in via preliminare, — insiste Foti — del diritto alla salute, costituzionalmente garantito, di una intera popolazione». Preoccupato, il sindaco di Furnari prosegue: «Recenti indiscrezioni, apparse nei media, vorrebbero paventare che al Dipartimento Rifiuti della Regione Siciliana sia scattata una corsa contro il tempo per rimuovere gli inevitabili effetti delle citate sentenze del Giudice Amministrativo, consentendo di fatto il mantenimento e l’esercizio dell’invaso di Mazzarrà Sant’Andrea. Se tale deplorevole evento si dovesse verificare, — sottolinea — l’Amministrazione Comunale di Furnari sarà costretta a tutelare in tutte le sedi, istituzionali e giurisdizionali, Regionali, Nazionali e Comunitarie, il diritto alla salute dei propri concittadini». Foti conclude così la sua nota, preoccupato e speranzoso: «Non volendo scendere in trincea con e per i miei concittadini, mi permetto di chiederLe, compatibilmente con i suoi molteplici impegni e ancor prima di una decisione grave, un piccolo spazio temporale per un incontro e, ove possibile, quanto prima, una visita nei mio territorio per accertarsi della gravità di quanto Le ho rappresentato». 

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