Scuola “Mazzini-Dina Clarenza”: un solo bagno per alunni e insegnanti. Interdonato chiede il trasferimento al “Pirandello”

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tn Scuola Materna 3«Il locale adibito ad aula per la scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “Manzoni – Dina e Clarenza”, in Via Piemonte, è del tutto insufficiente». A denunciare il caso è il Consigliere della III circoscrizione, Santi interdonato. Il locale in questione, infatti, sarebbe un’unica stanza in cui convivono 28 alunni, di cui due diversamente abili assistiti dalle insegnati di sostegno. Un aula numerosa, dunque, ― sottolinea Santi Interdonato ― in cui appare difficile coordinare le diverse esigenze lavorative. A peggiorare la situazione la pessima condizione dei servizi igienici: un unico bagno per alunni e insegnanti.  «Va, altresì, sottolineato ― evidenzia il Consigliere ― che il locale in questione è nella proprietà di un privato, per cui non rientrando nel patrimonio comunale, Palazzo Zanca paga un canone di locazione. Appare, dunque, a tutti evidente la necessità di intervenire per trasferire il prima possibile gli alunni della scuola dell’infanzia dal locale di Via Piemonte». Sarebbe possibile effettuare il trasferimento della classe nelle aule libere del plesso scolastivo  “Pirandello” di Via Catania, anch’esso facente parte dell’Istituto Comprensivo “Manzoni – Dina e Clarenza” e rientrante nel patrimonio comunale. Secondo il Dipartimento Edilizia Scolastica però il trasferimento ha dei costi, circa 30.000 euro: bisognerebbe, infatti, realizzare prima i lavori di separazione degli accessi e di adeguamento dei servizi igienici, e fare anche interventi di deumidificazione e successiva creazione di intercapedine areata con pannelli antiumido. Santi Interdonato, propone al Comune, idea condivisa dalla stessa dirigente scolastica dell’Istituto, Carmela Lipari, di realizzare intanto solo i primi lavori che consentirebbero l’adeguamento e il trasferimento: «Considerando che l’ampiezza delle singole aule del plesso in questione non è sufficiente a raccogliere i ventotto alunni della scuola per l’infanzia, sarebbe necessario compiere dei lavori di allargamento degli accessi delle stesse aule, in particolare di quelle poste l’una di fronte all’altra e separate solo dalla piccola larghezza del corridoio centrale, in modo tale da consentire la creazione di un unico ambiente che verrebbe separato dal resto del piano mediante l’impiego di appositi pannelli. Tale operazione si potrebbe compiere sulle due aule poste nel lato sud dello stabile e, previa sistemazione della porta intermedia, si potrebbe fruire dell’accesso laterale che da sul cortiletto ove insiste la scala antincendio». «È evidente ― sottolinea il consigliere ― che si tratta di una proposta emergenziale volta a superare un immobilismo che grava tutto sui bambini della scuola materna e che inficia, altresì, la possibilità di dare luogo alla costituzione di un’altra classe o di implementare l’offerta servizi dello stesso Istituto Scolastico». Per queste ragioni Interdonato ha chiesto un incontro con i dirigenti dei dipartimenti Edilizia Scolastica e Pubblica Istruzione, per meglio definire le modalità di intervento con l’obiettivo di collaborare fattivamente per superare l’incresciosa situazione attuale.

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