Sabato 24 e domenica 25 giugno, l’Associazione Schierarsi dell’ex pentastellato Alessandro Di Battista, in concomitanza con altre piazze italiane, sarà a Messina per una raccolta firme per il referendum a favore della sanità pubblica e contro la guerra in Ucraina.
«I due argomenti – si legge nella nota – sono uniti dalla logica di impedire di devolvere denaro pubblico all’industria delle armi e, invece, destinare maggiori fondi alla sanità pubblica, depauperata della sua funzione di gratuità, favorendo i privati a discapito dei cittadini, soprattutto i più indigenti».
L’Associazione Schierarsi a Messina
Schierarsi è l’associazione culturale fondata dall’ex deputato nazionale Alessandro Di Battista, che ricopre la carica di vicepresidente; presidente dell’associazione è Luca Di Giuseppe. Ecco i quesiti che verranno proposti:
«Il quesito sul conflitto di interessi nella sanità pubblica – dice ancora la nota – vuole cancellare una previsione di legge per cui le Regioni, cui compete la gestione del sistema sanitario a livello territoriale, possono ammettere la partecipazione nella programmazione della Sanità anche di soggetti privati i quali, entrerebbero, appunto, in conflitto di interessi. Le ingenti risorse pubbliche spese per la sanità, infatti, finiscono lontane da quegli ambiti in cui i ritorni per i privati sono più limitati. Fra questi, come tragicamente confermato durante la pandemia, le terapie intensive e la medicina di prossimità».
«Il quesito sull’invio di armi vuole provare come la maggior parte degli italiani sia contrario a destinare ingenti somme di denaro alla produzione di armi da inviare all’Ucraina. Non si tratta di parteggiare per l’uno o per l’altro schieramento. Riteniamo, – dicono i componenti dell’Associazione Schierarsi – sia opportuno ricercare soluzioni diplomatiche, invece di cogliere l’occasione per produrre armi e fare profitti. Con questo referendum si ha a cuore solo la pace che si raggiunge limitando gli armamenti, utili solo a piccoli gruppi di miliardari senza scrupoli che controllano il complesso militare industriale globale. Il quesito sulla deroga alla norma sull’invio di armi in Ucraina con Dcm vuole togliere al Governo il potere di derogare il divieto di esportazioni di armi in teatri di guerra attraverso la semplice informativa al Parlamento. Noi chiediamo che ciò avvenga attraverso una legge formale e, dunque, con la piena assunzione di responsabilità politica del Parlamento».
Il banchetto sarà allestito sabato 24 e domenica 25 giugno a piazza Cairoli lato monte (nei pressi della pasticceria Irrera) dalle 16.00 alle 19.00.
Foto di Σπάρτακος – Opera propria, CC BY-SA 4.0
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