Continua il botta e risposta tra Cateno De Luca e Mirko Cantello. L’ex sindaco di Messina replica alle accuse mossegli dal consigliere comunale a seguito della mancata elezione del nuovo presidente del Civico Consesso.
Facciamo un passo indietro. Nella giornata di ieri, il Consiglio Comunale si è riunito per votare il nuovo Presidente. La votazione non ha però dato il risultato immaginato dalla maggioranza che, invece, ha perso alcuni pezzi a favore dell’opposizione. Terminati i lavori, Cateno De Luca ha lanciato accuse di “tradimento” ai consiglieri passati all’opposizione. A replicare è stato il consigliere Mirko Cantello, ex Prima l’Italia, poi transitato al Gruppo Misto, che ha affermato di essersi candidato con la Lega (che alle elezioni appoggiava l’attuale Amministrazione) «non volendo io candidarmi nelle liste di Basile Sindaco».
Pochi minuti fa, la controreplica di Cateno De Luca: «La Lista Prima L’Italia – scrive in una nota – che ha sostenuto il candidato sindaco Federico Basile alle scorse elezioni è stata composta concordemente con Nino Germanà. L’apporto che Sud chiama Nord e Sicilia Vera hanno dato si è tradotto nella disponibilità di alcune candidature mirate ad ottenere il superamento del 5% dalla lista. Non c’è stata alcuna imposizione, ma un accordo basato sulla condivisione del programma elettorale di Federico Basile».
«Non risponde al vero quanto dichiara inoltre Cantello – prosegue – nel momento in cui afferma che ha scelto di candidarsi in Prima L’Italia perché non voleva schierarsi nelle liste Basile sindaco per il semplice fatto che quelle liste erano già chiuse. Il consigliere Cantello affetto forse da amnesia momentanea dimentica che il suo passaggio al gruppo misto, che oggi sbandiera come baluardo di libertà, altro non era che un atto dovuto previsto dall’accordo che ha inoltre portato il fratello a candidarsi nella lista Orgoglio Siculo a sostegno di Cateno De Luca presidente della Regione».
Nella sua nota, il consigliere Mirko Cantello ha sostanzialmente accusato De Luca di fare due pesi e due misure quando si tratta di cambi di casacca e ha citato l’esempio delle consigliere Nicoletta D’Angelo e Concetta Buonocuore. «Il riferimento da parte di Mirko Cantello al passaggio dei consiglieri D’Angelo e Buonocore al gruppo Basile – scrive De Luca – manca di un elemento fondamentale: è stato dettato da una libera scelta che non prevedeva condizioni alcune».
Infine, Cateno De Luca fa riferimento alle proprie dimissioni da consigliere comunale: «Non ho intenzione di partecipare oltre a questo gioco che si trascinerà per settimane in consiglio comunale. Si prosegua con le sedute spiritiche nel tentativo di consumare la vendetta contro Cateno De Luca».
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