Messina, l’assessore Carlotta Previti spiega le sue dimissioni: «Motivazioni e scelte personali»

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«Motivazioni e scelte personali sono alla base delle mie dimissioni irrevocabili da assessore del Comune di Messina. La mia decisione non è legata ad altri impegni lavorativi e nemmeno ad incarichi diversi»: così Carlotta Previti spiega la sua scelta di lasciare la Giunta guidata dal sindaco Federico Basile, che sarà effettiva a partire da mercoledì 1 marzo.

La notizia è trapelata già nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 23 febbraio, ma oggi è arrivata la prima dichiarazione ufficiale: l’assessore Carlotta Previti, vicesindaco ai tempi dell’Amministrazione De Luca, rassegna le proprie dimissioni dall’incarico dopo meno di un anno dall’inizio del secondo mandato. Perché? Motivazioni personali, spiega.

Di seguito, la nota inviata dall’assessore Carlotta Previti: «Ringrazio – dice – per l’opportunità datami dal sindaco Federico Basile e prima ancora dall’ On.le Cateno De Luca e ringrazio i colleghi di giunta per la disponibilità manifestata nei miei confronti in questi anni passati insieme. Ringrazio tutto il personale tecnico-amministrativo del Comune di Messina che in questi anni con spirito di abnegazione ha consentito alla nostra città di raggiungere primati nazionali di spesa e attrazione di finanziamenti europei. Ringrazio infine tutti i cittadini che sono stati al mio fianco, appoggiandomi e condividendo la mia azione politica».

«Non smetterò mai di amare Messina – prosegue – e tutto il suo straordinario territorio e farò tutto il possibile per metterla in luce con azioni efficaci, strutturali e in linea con gli obiettivi delle politiche europee. Nell’epoca della globalizzazione e della precarietà, tante sono le nuove sfide da affrontare per garantire condizioni di lavoro dignitose, migliori infrastrutture e opportunità, innanzitutto per i più giovani e le donne. Continuerò a battermi ogni giorno per loro e, anche se non ricoprirò più il mio ruolo di assessore, garantirò il mio massimo impegno per ridurre le disparità territoriali guardando al “bene comune” per le generazioni future e le comunità più marginali nell’affrontare le sfide globali. Siamo immersi in trasformazioni epocali che per essere governate hanno bisogno di nuove idee, del coraggio di saper coniugare grande saggezza e massimo d’audacia (cit. David Sassoli Presidente del Parlamento Europeo)».

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