Emergenza abitativa. «Il Comune assegni gli alloggi alle famiglie in stato di disagio». Lo chiede Gioveni

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Gioveni LiberoIl consigliere della terza Circoscrizione, Libero Gioveni, denuncia ancora una volta l’immobilismo che continua ad esserci nei confronti dell’assegnazione degli alloggi popolari, approvata dal Consiglio Comunale, e che ancora non ha ottenuto risposta. Nel maggio scorso il Consigliere aveva presentato un’interrogazione all’ex Sindaco Buzzanca e all’ex assessore alle politiche abitative, Sparso, per avere chiarimenti a riguardo. L’emergenza abitativa persiste nonostante l’approvazione, il 19 aprile scorso, da parte del Consiglio Comunale, del nuovo Regolamento per l’assegnazione alloggi che era stato deliberato il 10 settembre 2011 dall’ex giunta municipale. Gioveni lamenta il fatto di non aver ancora avuto delle risposte: solo incertezze e gli aventi diritto corrono il  rischio che si possano “azzerare” le circa 900 istanze di emergenza abitativa presentate a partire dal gennaio 2009. «Se ciò dovesse verificarsi, si assisterebbe senza mezzi termini per la seconda volta in 3 anni e mezzo – secondo il consigliere – ad un inaccettabile “modus operandi” che saprebbe di autentico sberleffo nei confronti di una categoria di cittadini certamente svantaggiata». «Molte di queste famiglie, ― continua Gioveni ― all’atto della pubblicazione del bando per l’emergenza abitativa esitato dall’ex assessore al ramo Pippo Rao con delibera di giunta del 16 ottobre 2008 e successivamente varato con atto dirigenziale del 5 gennaio 2009, si erano già viste definitivamente archiviare le loro istanze presentate negli anni per l’assegnazione di un alloggio, proprio a causa del subentrare di nuove regole e requisiti voluti dalla decaduta Amministrazione (sfratto esecutivo e ordinanza di sgombero). E già allora, quindi, l’annullamento delle vecchie istanze suonò come un mero atto di ingiustizia che, seppur non immediatamente digerito dagli interessati, venne alla fine accettato». E l’offerta degli alloggi disponibili non soddisfa affatto la domanda di una moltitudine che vive in stato di disagio abitativo. «Gli unici lenti e macchinosi movimenti registrati nell’ultimo periodo ― puntualizza l’esponente Udc ― sono stati le convocazioni per qualche nucleo appartenente agli elenchi collaterali in cui risultano inseriti coloro i quali che, oltre a ritrovarsi in stato di emergenza abitativa, posseggono anche il requisito di risiedere in zona Risanamento! Per il resto tutto tace». E chiede al Commissario Croce di occuparsi tra i tanti affari anche del settore delicato del Risanamento.

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