filo di Arianna 2022

Fuori dal labirinto: i ragazzi del Dismed presentano i film del progetto “Filo di Arianna 2022”

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Cento ore di girato, più di due ore di montato, sette cortometraggi, oltre settanta persone coinvolte e trenta adolescenti con difficoltà psicopatologiche al centro del progetto: sono questi i numeri di “Filo di Arianna 2022”, l’iniziativa portata avanti dal Centro Studi Dismed ETS, col patrocinio di Regione, Città Metropolitana di Messina, Comune di Messina e Comune di Milazzo, e che sarà in vetrina al Palacultura venerdì 16 dicembre alle ore 17:30. Ma quei numeri significano molto di più.

«Abbiamo avuto una “gestazione” di 9 mesi per portate a termine questo progetto» spiega il professor Filippo Livio del Dismed. «Il percorso è stato semplice perché abbiamo avuto la disponibilità delle famiglie e dei ragazzi, ma anche delle istituzioni, dell’assessorato regionale alla sanità, la Città Metropolitana, il Comune e l’ingegnere Vincenzo Franza. I ragazzi hanno partecipato, chi nell’interpretazione dei film, chi imparando un mestiere. L’obiettivo era l’inclusione di questi ragazzi, per farli parlare anche con noi. Quello che mi ha fatto riflettere è stato un ragazzo che mi ha insegnato tantissimo quando mi ha detto “voi adulti parlate di noi, ma parlate con noi?” Per me ha avuto un significato enorme».

Più di venti le località dove sono avvenute le riprese nelle quattro settimane di giugno e luglio sotto la guida del regista Massimo Guglielmi e dell’attore Carmelo Bacchetta. I ragazzi del Dismed si sono trasformati in troupe cinematografica, diventando registi, fonici, segretari e direttori di produzione, direttori di fotografia, costumisti, fotografi di scena, operatori, assistenti di produzione, macchinisti, parrucchieri e attori.

«Io sono qui da poco e non conosco bene la realtà messinese» racconta il regista Guglielmi, impegnato in corsi di videomaking in tutto il mondo. «Adesso la conosco meglio perché questa esperienza mi ha introdotto nella città. Noi diamo a questi ragazzi la possibilità di parlare, quindi quando parlano vanno ascoltati. Li chiamo “30 piccoli giganti”, perché si sono dimostrati non solo straordinari ma grandissimi. Loro ci parlano finalmente attraverso un linguaggio complesso ma raffinato. Li ho definiti sismografi, perché sentono quello che noi smettiamo di percepire nella società».

Ciascun adolescente ha ricoperto il ruolo che gli è stato assegnato seguendo un percorso giornaliero di crescita professionale che gli ha permesso, grazie a “Filo di Arianna 2022”, di esprimersi in un modo a loro del tutto nuovo. «Si chiama Filo di Arianna – sottolinea la neuropsichiatra infantile Antonella Gagliano – perché ci sono ragazzi che crescono in maniera lineare e ragazzi che crescono dentro a dei labirinti. In questo momento storico c’è una sofferenza importante. Il 25% dei ragazzi oggi ha dei problemi di natura psicologica e psichiatrica. Il linguaggio cinematografico è un mezzo potentissimo, perché già il cinema è terapia. Anche guardare un film significa identificarsi e tirar fuori emozioni da elaborare. I nostri ragazzi hanno immaginato un modo per proiettarsi in avanti, uscire dal labirinto e guardare oltre. Immaginarsi in ambito professionale. Quando si vedranno sul grande schermo si sentiranno ancor più valorizzati».

Fondamentale anche il sostegno del main sponsor, Caronte & Tourist. Durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento è intervenuto anche l’amministratore delegato Vincenzo Franza: «Sono venuto – ha detto – a manifestare l’appoggio a questa iniziativa. Tre i pregi che l’hanno resa unica: è una cosa buona e di principio va appoggiata se aiuta categorie che è complesso aiutare; l’argomento tocca il cinema e io, per fatti familiari, ho sempre conosciuto la storia di Messina nel campo cinematografico; la terza, la più bella, è il punto di vista diverso, questi anni in cui la nostra civiltà non coltiva più la diversità dei punti di vista, il coinvolgimento di queste persone diverse è un ulteriore fattore di interesse. Il sommarsi di questi tre fattori mi ha portato qui».

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