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Post elezioni, Caterina Chinnici: «Sull’affluenza dovrebbe interrogarsi tutta la politica»

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Sui risultati delle elezioni regionali 2022, dice la sua anche la candidata alla Presidenza della Regione Siciliana del Partito Democratico Caterina Chinnici, che ha preso il 15% delle preferenze: «Congratulazioni a Renato Schifani per la sua vittoria, gli auguro buon lavoro. Come ho sempre detto, il voto è esercizio democratico di partecipazione e responsabilità, oltre che di sovranità popolare, e quindi va rispettato».

«Io ho proposto il mio impegno, – continua la Chinnici –, ho proposto me stessa così come sono, senza sovrastrutture e senza maschere. Ho proposto un programma per una Sicilia moderna, autorevole, istituzionale. I siciliani hanno valutato liberamente e hanno fatto un’altra scelta: hanno scelto un’altra guida, un altro programma. Chiaramente questo non cambia il mio amore per la Sicilia, anzi voglio ringraziare tutti i siciliani che hanno confermato la fiducia in me».

Post elezioni, il commento della Chinnici

L’unica cosa che sembra preoccupare la Chinnici, dopo i risultati delle elezioni regionali e politiche, è il dato dell’affluenza: «Quello che dispiace, ma direi forse preoccupa è il dato dell’affluenza così basso: questo significa non tanto il disinteresse ma quanto la sfiducia della politica, questo significa che metà degli aventi diritto consegna la scelta all’altra metà e questo fa venir meno anche l’esercizio democratico di controllo dell’operato della politica. Su questo dato tutta la politica dovrebbe interrogarsi attentamente».

Per le elezioni regionali in Sicilia ha votato il 48,62% degli aventi diritto, ovvero 2.249.870 votanti su 4.627.146 elettori. Il dato sull’affluenza del 2022 è comunque superiore a quello di cinque anni fa quando era stata del 46,75%.

Dai dati definitivi delle 23 del 25 settembre la provincia con l’affluenza più alta è Messina, al 53,4% (nel 2017 era al 51,75%); a seguire Catania col 52,24% (51,56%) e Palermo al 50,14% (46,4%). Questo il dato per le altre province: Siracusa 48,37% (47,56%), Trapani 48,12% (45,43%), Ragusa 47,08% (47,28%), Agrigento al 41,46% (39,63%), Caltanissetta 40,81% (39,83%) e infine Enna al 39,99% (37,68%).

 

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