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Regionali, Nino Bartolotta propone un Grand Tour 2.0 della Sicilia: «Rilanciare il turismo»

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Un grand tour della Sicilia, alla (ri)scoperta delle bellezze culturali di questa terra. A proporlo è Nino Bartolotta, candidato del Partito Democratico alle elezioni regionali del 25 settembre 2022.

«Rilanciare il settore turistico e culturale della nostra regione, riscoprendo – dichiara Bartolotta – le antiche tradizioni che hanno reso grande la Sicilia. Posso sintetizzare così la mia idea di riproporre il cosiddetto “Grand Tour” che, a metà del 1600, fece diventare la nostra meravigliosa terra una meta culturale d’eccellenza per centinaia di giovani provenienti da tutta Europa, affascinati dalle peculiarità dell’Isola e che rappresentava per loro una tappa fondamentale nel proprio percorso educativo e di formazione».

La speranza di Bartolotta per la Sicilia sarebbe, attraverso questo “Grand Tour 2.0”, di «rendere attrattiva l’isola ai giovani italiani e stranieri», per un turismo culturale in chiave moderna che riscopra le antiche tradizioni.

«Basti pensare – evidenzia – a Hessemer, Dumas, Maupassant, Goethe, che dedicò proprio alla Sicilia una parte importante del suo celebre libro “Viaggio in Italia”, e al fotografo Von Gloeden che, con il suo viaggio a tappe, arrivò a Taormina dove vi rimase per sempre. A distanza di quattro secoli ritengo che la rivisitazione di quell’esperienza in chiave moderna, un “Grand Tour 2.0“ che possa trovare nelle nuove tecnologie un prezioso alleato, diffondendo percorsi specifici di rilancio culturale rappresenti un’importante occasione di scouting per i tanti giovani talenti italiani e stranieri».

Il Grand Tour era un viaggio lungo l’Europa che aristocratici e intellettuali del passato organizzavano per incrementare le proprie conoscenze. La maggior parte delle volte veniva scelta come meta l’Italia. Ebbe grande successo tra il 17esimo e il 19esimo secolo.

«Un turismo culturale a tappe di nuova concezione – conclude Bartolotta – per la Sicilia, quindi, che consentirebbe creazione di nuovi posti di lavoro, offrendo allo stesso tempo la possibilità di fare alta formazione che dia così professionalità alle qualità dei nostri talenti artistici naturali».

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