Dal Pilone alla ex Città del Ragazzo, passando per le baraccopoli di Messina: firmato il decreto di finanziamento che stanzia in totale 132 milioni di euro tra capoluogo e provincia per i progetti da realizzare nell’ambito dei Piani Urbani Integrati, attraverso i fondi del PNRR. Soddisfatto l’ex sindaco Cateno De Luca, che punta però il dito contro il Commissario Straordinario Leonardo Santoro, accusandolo di aver quasi fatto perdere le risorse previste per il territorio.
Ne avevamo già parlato un po’ di tempo fa, quando il Commissario Leonardo Santoro ha approvato i progetti da inviare al Ministero per ottenere il finanziamento. Progetti presentati dall’ex sindaco Cateno De Luca: «La notizia del finanziamento – afferma – è il riconoscimento del lavoro, della correttezza e della lungimiranza della nostra azione amministrativa. Siamo riusciti ad ottenere questo risultato nonostante il tentativo di imporre un’altra proposta non coerente con le finalità del bando».
A cosa si riferisce l’ex Primo Cittadino? Nella premessa contenuta all’interno del Decreto, riporta, si legge: «Preso atto della nota prot. n. 11057 del 28/03/2022, con la quale la Città Metropolitana di Messina, inoltrava, in sostituzione della precedente trasmissione del 22/03/2022, la proposta di Piano Urbano Integrato denominata “Rigenerazione e resilienza Comuni”, che si ritiene non possa essere presa in considerazione poiché presentata fuori dai termini di legge e ritenuta non coerente con le finalità indicate dall’art. 21 “Piani Integrati”, del D.L. 152/2021, come modificato in sede di conversione dalla L. n. 233/2021». In sostanza, Palazzo dei Leoni avrebbe inoltrato una nota a modifica della proposta inviata in precedenza, che però non è stata accettata perché presentata oltre i termini e non coerente con le finalità del progetto.
Immediata la replica di Cateno De Luca: «Perché – scrive in una nota – questo squallido tentativo di far perdere 132 milioni di euro al territorio messinese di cui 104 per la città di Messina? Il commissario Santoro spieghi chi lo ha pressato per presentare una seconda istanza, il 28 marzo, che revocava espressamente quella del 22 marzo con una ipotesi progettuale non coerente con le finalità del bando».
Piani integrati per Messina: i progetti finanziati con i fondi del PNRR
Ma, al di là della polemica, quali sono i progetti finanziati dal decreto firmato dal Ministero dell’Interno e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) con i fondi del PNRR riservati ai Piani Urbani Integrati (la linea M5C2 – Investimento 2.2) e riguardanti la Città Metropolitana di Messina?
Innanzitutto, il progetto riguardante l’ex Città del Ragazzo, per un importo complessivo di 55.657.452,00 euro, che prevede la riqualificazione di tutto il complesso immobiliare e delle aree a verde circostanti, degli impianti sportivi e delle aree urbane di Gravitelli, allo scopo di inclusione sociale. Il finanziamento comprende anche la riqualificazione e valorizzazione paesaggistica del “Castellaccio” posto in sommità del compendio. All’interno della ex Città del Ragazzo è previsto l’insediamento del settore terziario che si occupa di inclusione sociale per l’attuazione del progetto “dopo di noi”.
Di seguito, gli altri progetti finanziati:
- Ex Colonia Iria (Città Metropolitana di Messina) – 21.673.631,00 euro;
- Ex Villaggio le Rocce (Città Metropolitana di Messina) – 7.551.408,00 euro;
- Ex Asili Ilai (Città Metropolitana di Messina) – 13.936.588,00 euro;
- Ex Fonderia Ragno (Città Metropolitana di Messina) – 2.230.921,00 euro;
- Capo Peloro (Città Metropolitana di Messina) – 10.000.000,00 euro;
- Ex agglomerati di baracche, Largo Diogene (Comune di Messina) – 300.000,00 euro;
- Ex agglomerati di baracche, Fondo De Pasquale (Comune di Messina) – 1.300.000,00 euro;
- Ex agglomerati di baracche, via delle Mura (Comune di Messina) – 500.000,00 euro;
- Ex agglomerati di baracche, Rione Camaro (Comune di Messina) – 3.000.000,00 euro;
- Ex agglomerati di baracche, ex Magazzini Gazzi (Comune di Messina) – 16.000.000,00 euro.
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