È ufficiale: la Sicilia è “zona arancione”, sulla base dei parametri stabiliti dal Dpcm Conte del 3 novembre 2020 e dall’ordinanza, ancora in fase di pubblicazione, del Ministro della Salute Roberto Speranza. A partire da domani, venerdì 6 novembre, saranno quindi in vigore nuove regole e restrizioni, varate dall’esecutivo con l’obiettivo di contrastare la diffusione del coronavirus.
Dopo una lunga gestazione e diversi rinvii, il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm, pubblicato ieri – mercoledì 4 novembre – in Gazzetta Ufficiale. All’interno del documento, una serie di misure generali valide su tutto il territorio nazionale (come il coprifuoco alle 22.00 o la chiusura di mostre e musei) e provvedimenti differenziati per le regioni.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020 divide l’Italia in tre fasce di rischio – creando zone gialle, arancioni e rosse –, in base all’andamento dell’epidemia nei singoli territori, valutato dal Comitato Tecnico Scientifico e dal Ministero della Salute tenendo conto dell’indice Rt e di 21 altri fattori.
Sicilia in “zona arancione”: cosa prevede il nuovo Dpcm
In base ai parametri stabiliti dal Dpcm Conte, la Sicilia è stata collocata – almeno per il momento – nella “zona arancione”. Vediamo quali sono le nuove regole, in vigore da domani, venerdì 6 novembre, e (in teoria) fino al 3 dicembre.
Tutte le regole in vigore da venerdì 6 novembre 2020
- Coprifuoco dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del mattino. In sostanza, è vietato circolare nella fascia oraria indicata, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute;
- Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità.
- Si raccomanda di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune;
- Bar e ristoranti chiusi, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni;
- Centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno;
- Chiusi anche musei e mostre;
- Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie;
- Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori;
- Riduzione fino al 50% dei posti per il trasporto pubblico (come bus e tram), ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico;
- Stop a sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie;
- Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema;
- Restano aperti i centri sportivi.
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Ci hanno targato di arancione.Le restrizioni affosseranno i liceali,specie coloro delle classi quinte, col rischio di sostenere un esame farsa.Le attività commerciali sono state nuovamente affossate,dopo un’estate nera.Grazie alle nuove misure.I ristoratori toscani sono partiti a piedi da Firenze.Va sempre peggio,altro che ce la faremo.