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Educazione ambientale. Concorso “Piccoli gesti per un mondo migliore”: premiati gli studenti

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piccoligesti2Al Palazzo della Cultura, si è tenuta ieri, la cerimonia di premiazione del concorso “Piccoli gesti per un mondo migliore”, indetto nell’ambito del più ampio progetto di educazione ambientale “Riduzione Riuso Riciclo Recupero”, che ha visto la partecipazione di ben 64 istituti scolastici della Città dello Stretto e della sua provincia. Gli studenti hanno rappresentato il tema oggetto del concorso con grande impegno, originalità e fantasia, utilizzando i più svariati materiali di riciclo.

L’evento è stato completato da una mostra, allestita nei saloni del Palacultura, in cui sono stati esposti oltre trecento manufatti, rappresentativi dei più svariati oggetti di uso comune e comprendenti anche educativi giochi da tavolo. Da cosa nasce cosa. Pupazzi ricavati da vecchi calzini e bicchieri in plastica usati per realizzare lampade perfettamente funzionanti. È stata un’occasione per imparare divertendosi, grazie alla quale si è esaltata l’importanza del riciclo.

L’iniziativa, promossa dalla Provincia Regionale di Messina-Assessorato all’Ambiente, Laboratorio In.f.e.a, Ufficio Scolastico Provinciale, Ato Me 3 S.p.a, Messinambiente S.p.a., Coop Rete Abile arl, Eco Recuperi e Tirrenoambiente S.p.a, è stata finalizzata soprattutto a incentivare la raccolta differenziata, aumentandone la percentuale di conferimento in città, con il posizionamento negli istituti partecipanti di apposite “isole ecologiche” destinate alla raccolta di carta, cartone, imballaggi di plastica e lattine. Un’altra finalità del progetto è stata quella di alzare la soglia di riciclo di materiale tecnologico, con la collocazione di eco-box per la raccolta di toner e cartucce.

«Uno degli obiettivi — hanno spiegato Carmelo Torre, Vice Presidente e Assessore provinciale all’Ambiente e Giuseppe Cacciola, funzionario responsabile del Laboratorio In.f.e.a — è stato quello di educare gli allievi all’acquisizione di abitudini e comportamenti civici corretti, finalizzati alla selezione dei materiali da differenziare». Lo stile di vita virtuoso non si improvvisa.

«Quest’anno, per raggiungere questi obiettivi, è stato previsto il coinvolgimento attivo non solo dei ragazzi e delle loro famiglie — come opportunamente sottolineato da Concetta Barone, referente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Messina — ma anche di tutta la comunità scolastica». Va poi osservato come la crescita dei consumi e lo sviluppo economico degli ultimi anni abbiano determinato un diffuso incremento della produzione dei rifiuti. «È importante — ha detto Michele Trimboli, liquidatore dell’Ato Me 3 — che la gestione integrata sia finalizzata anche alla riduzione dei rifiuti».

«La sinergia attuata tra pubblici e privati — ha chiarito Marcello De Vincenzo, Presidente della Cooperativa Rete Abile — ha consentito agli studenti di conoscere tutto il percorso del rifiuto, dalla produzione, allo smaltimento, all’immissione in filiera. Bisogna creare le condizioni strutturali — ha aggiunto — affinché la raccolta differenziata diventi una pratica comune». Da questa premessa scaturisce un’altra considerazione: tutti noi dovremmo porci l’obiettivo immediato di adottare modelli di vita più sostenibili, rispettando una rigorosa analisi costi-benefici che privilegi l’ambiente.

Rispetto alla precedente edizione, la competizione tra le scuole per raggiungere la maggiore percentuale di materiali differenziati ha prodotto numeri estremamente significativi. «Sono stati raccolti, infatti, oltre undici tonnellate tra plastica, carta, alluminio e R.a.e.e ( rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) — ha spiegato Cesare Corrieri, referente di Messinambiente. Visti i risultati abbiamo deciso di continuare a prestare il servizio di raccolta differenziata nelle scuole anche dopo la conclusione del progetto». L’iniziativa, inoltre, si è rivelata, come è stato sottolineato da Antonello Crisafulli, Presidente di Tirrenoambiente, un ottimo strumento per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica.

«Un eccellente investimento, insomma, nel campo della formazione che, attraverso attività ludiche, ha permesso agli alunni di sviluppare le proprie attitudini creative in modo produttivo per l’intera comunità. Ci auguriamo — ha concluso Pino Innocenti, Amministratore Delegato di Tirrenoambiente — che iniziative come questa riescano a stimolare una presa di coscienza collettiva, a partire dai più giovani. La scuola non deve solo servire a fornire nozioni, ma può diventare, prima di ogni cosa, un modello per assumere comportamenti in sintonia col raggiungimento del bene comune». La manifestazione è stata anche allietata da alcuni spettacoli organizzati dalle scuole partecipanti.

Un originale esempio di riciclo nell’ambito dell’abbigliamento è stato fornito dall’ Istituto Comprensivo “Paino Gravitelli” i cui alunni della scuola dell’infanzia, coordinati dall’insegnante Rosa Cavaliere, hanno sfilato indossando abiti realizzati con materiali di scarto. Di scena anche la creatività.

L’Istituto Comprensivo “Villa Lina- Ritiro” di Messina ha realizzato uno spettacolo musicale contro il fumo in collaborazione con le insegnati (Piera Nolli, Cettina Feminò, Antonella Irrera) e un rappresentante dei genitori (Elvis Teran ) a dimostrazione che l’ambiente si tutela anche con i piccoli gesti.

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