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Nibali si fa “trainare” dall’ammiraglia: espulso dalla Vuelta. Poi si sfoga su Facebook

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Vincenzo Nibali è stato escluso dalla Vuelta di Spagna.

Il ciclista italiano dell’Astana si sarebbe attaccato alla sua ammiraglia per recuperare terreno dopo la caduta che lo ha coinvolto nel finale della 2/a tappa.

La decisione è stata presa dagli organizzatori dopo aver visionato “un video che mostra chiaramente che Nibali era attaccato alla macchina per 200 metri”, le parole di Bruno Valcic, presidente dei commissari della corsa. (Ansa)

Vincenzo Nibali affida al proprio profilo Facebook lo sfogo per quanto accaduto in Spagna. Subito dopo l’espulsione scrive:

“Per quello che é successo oggi chiedo veramente a tutti le scuse pubbliche, per chiunque sia indignato o vergognato per me!! Molti di voi non hanno mai corso in bici , altri sono grandi tifosi altri pura passione, ed altri ancora si sono avvicinati negli ultimi anni!!

La bici il ciclismo è passione, amore , giornate lontano dalla famiglia con allenamenti estenuanti, sacrifici troppi che iniziano già all’età di 16 anni circa!! Quello che è successo oggi alla Vuelta succede in ogni gara ciò non deve dimostrare che non è sbagliato e devo restare impunito!!!

La giusta punizione da scontare la dettano i giudici.

Un anno andato male per mille motivi arrivo alla Vuelta con la voglia di riscatto da una stagione infame, mi ritrovo alla prima tappa scusando l’espressione con il culo per terra , ti rialzi aiutato da un compagno sperando di non esserti fatto male,ti guardi le ferite lasciate addosso dall’asfalto rovente e cerchi la tua bici che andata distrutta , panico e caos nel gruppo, tardo a partire …tanto… Troppo al punto che quando risalgo sulla mia bici ho un ritardo di 1:20, mi fiondo all’inseguimento senza paura, senza acqua da solo, piano piano guadagno terreno e trovo i miei compagni che mi aspettano lunga la strada , a testa che pensa che devo andare e devo rimanere davanti in corsa per quelle persone che mi guardano, per quelle che mi amano, per mia moglie, mia figlia e per quelli che si staranno domandando come sto , vado avanti per far vedere che non mi sono fatto niente , fino a quello sbaglio che mi costa caro una trainata di 150 metri di cui molti sono pronti a gettare del fango , (è rientrato per che si è attaccato)nessuno sottolinea che è caduto è stato attaccato, è da solo all’inseguimento contro 18 corridori che spingono a tutta davanti!! no signori nel ciclismo la corsa è corsa nessuno ti aspetta!! Nel ciclismo episodi come questi ce ne sono molti a maggior ragione dopo una caduta!! Alla fine tutto avrei pensato una multa salata da pagare ed una penalizzazione come si usa fare per restare fuori classifica!!! Avrei accettato anche una penalità di dieci minuti!!

Dopo tutto IO non sarò il primo né l’ultimo di questa vicenda. Mi scuso ancora per avervi rubato del tempo e grazie del sostegno o meno che mi date! Buona serata a presto! Vince”

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