Una giornata emozionante come non se ne vivevano da anni a Messina: il Giro d’Italia ha fatto dimenticare anche l’incubo della pandemia di coronavirus, con l’approdo della quinta tappa dell’edizione 2022 (la 105esima) in riva allo Stretto. Una città tinta di rosa in ogni angolo del centro, da Piazza Duomo, dov’è stato realizzato il villaggio “Giroland”, a via Garibaldi, cornice di un arrivo spettacolare in volata che ha premiato l’esperto ciclista francese Arnaud Démare del team Groupama FDJ.
È impossibile stimare il numero di persone che hanno assistito all’arrivo, ma l’atmosfera è quella delle grandi occasioni e lo ammette anche lo speaker dell’organizzazione dell’evento, che parla di «giornata storica». In effetti una kermesse come questa mancava a Messina dal 2017, con un percorso diverso: quella volta l’ingresso in città avveniva dalla zona ionica, stavolta da quella tirrenica, ma sempre con le principali arterie stradali cittadine chiuse.
A rendere tutto ancor più suggestivo è la presenza di una nave da crociera attraccata in porto, una coincidenza che non può che contribuire in modo positivo al turismo messinese dopo gli anni di lockdown prolungato che hanno paralizzato il settore. La gente per strada parla qualsiasi lingua e cammina con addosso cappellini, magliette e altri gadget dal colore rosa. Per un attimo sembra di stare in un’altra nazione.
L’analisi della tappa Catania-Messina
Tornando alla tappa, il vincitore di oggi ha meritato grazie a un fenomenale sprint negli ultimissimi km, ma non è mancata la fortuna. I due favoriti, Mark Cavendish e Caleb Ewan, hanno perso contatto con il gruppo di testa intorno a Portella Mandrazzi, nel cosiddetto Gran Premio della Montagna, a un centinaio di km dal traguardo. Quando il distacco è diventato irrecuperabile, è stato il turno di Maestri, Bais e Tonelli, poi ripresi dal peloton.
Nulla hanno potuto Giacomo Nizzolo e Fernando Gaviria per sormontare la staccata micidiale di Démare: il 30enne di Beauvais si è reso protagonista di un altissimo momento di ciclismo e alla fine nessuno ha rimpianto le classiche volate di Cavendish, già trionfante nella terza tappa.
Doppio successo dunque per il francese, che oltre ad aggiudicarsi la Catania-Messina indossa anche la Maglia Ciclamino per la classifica a punti, strappando il primato a Mathieu Van Der Poel.
«Sono felicissimo – dichiara il corridore transalpino – di aver vinto al Giro. Lo sprint è stato molto ordinato dal mio punto di vista anche se è potuto apparire caotico. Sono stato paziente prima di lanciare il mio sprint. Ho perso terreno sul GPM ma i miei compagni di squadra hanno fatto un gran bel lavoro per riportarmi sotto in discesa e successivamente per tenere a distanza Cavendish ed Ewan. La mia vittoria di oggi significa che nel ciclismo non bisogna mai arrendersi».
Nessun cambiamento nella classifica generale della Maglia Rosa, con l’iberico Juan Pedro Lopez Perez (Trek Segafredo, anche Maglia Bianca) ancora in testa. A seguire Lennard Kämna (39 secondi di ritardo) e Rein Taaramae a 58 secondi. Insieme ai corridori premiati sul podio anche il Commissario Straordinario di Messina, Leonardo Santoro, e il consigliere comunale Libero Gioveni. A questo link la classifica completa.
Non c’è, tuttavia, solo festa a Messina per il Giro d’Italia, ma anche tristezza: subito dopo aver tagliato il traguardo tra gli applausi scroscianti del pubblico presente, Vincenzo Nibali ha annunciato il suo ritiro alla fine del 2022. La fine di un’era per il ciclismo italiano, che con l’addio dello “Squalo” perderà uno dei suoi interpreti più prolifici a livello internazionale. A omaggiare il campione peloritano anche Palazzo Zanca, sede del Quartier Tappa dove è stato affisso uno striscione con su scritto: “Vincenzo e Messina Amore Infinito”.
Giro d’Italia, la galleria della V tappa
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