Un pomeriggio emozionante e avvincente al “Franco Scoglio”. Il Messina ha pareggiato 2-2 contro il Catania nel secondo derby siciliano di questa stagione, dopo aver condotto per due volte la gara, prima di essere raggiunto nel finale. Di Rondinella e Marginean le reti giallorosse, a segno Albertini e Sipos per gli etnei.
La cronaca del derby Messina-Catania
Nonostante la complicatissima situazione di classifica, non è mancato il sostegno dei tifosi: sono quasi 1.500 gli spettatori paganti.
Il neo tecnico Raciti, chiamato dalla primavera a prendere il posto di Ezio Capuano dopo la cocente sconfitta contro la Turris, ha potuto ritrovare tra i convocati l’attaccante croato Vukusic, che siede in panchina. Tornano dal primo minuto Fantoni e Damian.
Primo squillo del Catania al 14’ su punizione, con Maldonado che mette paura a Lewandowski, un po’ incerto nell’intervento. Ancora Catania con Claiton che prende la mira di testa e costringe il portiere polacco a fare gli straordinari salvando in tuffo.
Il match però si sblocca al 19′ con un episodio. L’estremo difensore avversario, Stancampiano, para un tiro di Damian ma non riesce a trattenere il pallone, lasciando al giovane Rondinella l’opportunità per portare in vantaggio il Messina con un tap-in facile, e così è: 1-0 al “San Filippo”.
Nel secondo tempo l’allenatore Baldini cambia la formazione e le sue scelte si riveleranno profetiche, con gli ingressi di Albertini e Sipos, mentre Raciti dà spazio all’under-20 romeno Marginean, finora utilizzato poco da Sullo e Capuano.
È proprio l’asse Sipos-Albertini a neutralizzare il vantaggio peloritano. Il croato fa partire una conclusione velenosissima che si spegne sulla traversa, ma nella respinta risponde presente Albertini che realizza il temporaneo 1-1.
L’ACR reagisce d’orgoglio però, e al 78′ arriva il secondo vantaggio della gara. Marginean viene lasciato solo dai difensori del Catania e dal limite riesce a piazzare la sfera nell’angolo sinistro della porta, lasciando immobile Stancampiano. Un 2-1 che sembra una liberazione per giocatori in campo e staff, ma l’eccitazione dura soltanto pochi minuti.
A dieci minuti dalla fine, infatti, i padroni di casa cadono di nuovo su un traversone insidioso degli ospiti, che si riprendono il pareggio con un gol di Sipos, bravo ad anticipare un rivedibile Lewandowski che nell’uscita si fa trafiggere dall’astuto calciatore catanese.
Tanti rimpianti per un Messina che, forse, comincia a rivedere la luce fuori dal tunnel. Terminato il girone d’andata, adesso comincia la vera cavalcata per la salvezza.
La classifica del girone C
Dieci match in contemporanea in questa domenica di Serie C. In testa alla classifica, il Bari viene fermato al “Barbera” dal Palermo, quarto a pari punti con la Turris.
Vittoria importante in ottica playoff per il Taranto, che ha battuto e superato il Picerno con due reti a zero. Nessun cambiamento per il Catania che riesce comunque a strappare un punto contro l’ultima in classifica.
Solo pareggi e sconfitte negli ultimi cinque posti in graduatoria, con il Campobasso che prevale per 1-0 contro il Potenza, sempre quartultimo a 15 punti. Sospiro di sollievo per il Messina, che resta ultimo a 14 punti ma non vede la Vibonese fuggire dopo aver sfiorato il successo esterno contro il Catanzaro.
Tutti i dettagli del derby Messina-Catania
Messina 2-2 Catania
Marcatori: 19′ Rondinella, 78′ Marginean; 75′ Albertini, 80′ Sipos.
Messina: Lewandowski; Fantoni, Carillo, Mikulic; Rondinella (60′ Marginean), Fofana, Damian (95′ Konate), Simonetti (84′ Celic), Fazzi; Balde (60′ Russo), Adorante (95′ Distefano). A disposizione: Fusco, Mikulic, Nicosia, Konate, Busatto, Catania, Vukusic. Allenatore: Raciti.
Catania: Stancampiano; Calapai, Claiton, Ercolani, Pinto (65′ Zanchi); Rosaia, Piccolo (45′ Sipos), Greco (84′ Provenzano); Biondi (45′ Russotto), Moro, Maldonado (65′ Albertini). A disposizione: Sala, Borriello, Pino, Ropolo, Cataldi, Frisenna, Izco. Allenatore: Baldini.
Arbitro: Gualtieri. Assistenti Terenzio e Ceolin.
Note: ammoniti Carillo, Lewandowski, Fazzi, Marginean; Biondi, Russotto.
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