Si è conclusa sabato 15 Giugno la rassegna “Annunziata oggi” organizzata dall’Associazione Progetto Eden. L’evento ha visto protagonisti i bambini della Casa Famiglia Regina Elena e i cittadini della zona che, muniti di striscioni e cartelloni, hanno mandato messaggi di cambiamento e di amore per il verde pubblico. I piccoli, inoltre, hanno simbolicamente piantato fiori nelle aiuole davanti alla sede della casa famiglia, mostrando vivo interesse per l’attività di giardinaggio.
“Il Giardino di Zia Sofia”, così sono state chiamate le aiuole dedicate all’educatrice Sofia Idelson, con il patrocinio del Dipartimento Foreste Demaniali e della stessa Casa Famiglia Regina Elena. Presenti, all’inaugurazione l’Architetto G.Aveni (Dirigente dell’Azienda Foreste Demaniali) e il Dott. S. Prestamburgo (Dirigente della Casa Famiglia), che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa dell’Associazione, mostrandosi a favore di tali progetti di cooperazione tra gli enti e la cittadinanza attiva.
L’inaugurazione, seguita dalla benedizione di Padre A. Marzullo, si è chiusa come una festa coronata da canti e dal volo di svariati palloncini colorati che hanno reso lo scenario magico per adulti e bambini.
In serata, i soci hanno inoltre coinvolto i cittadini della zona Annunziata in un piccolo momento di intrattenimento in piazzetta per la premiazione al concorso “Annunziata oggi”. Gli ospiti, che hanno partecipato con sentito coinvolgimento, hanno infine applaudito il vincitore L. Scibilia con la foto “Pozzo artesiano di fine Ottocento, giudicata da un team di quattro esperti d’arte e fotografia.
«Non ho mai visto tanta luce negli occhi dei miei concittadini — ha dichiarato il Presidente dell’Associazione, Margherita Traina. L’auspicio è quello di ridare valore al nostro Villaggio attraverso sempre più entusiasmanti iniziative di carattere artistico, socio-culturale e ambientale. Vogliamo che la nostra “casa” torni a rivivere lo splendore di una volta e che questo gruppo di lavoro cresca di giorno in giorno nel numero e nella forza, affinché i cittadini stessi possano provare il piacere e la soddisfazione di un cambiamento frutto del proprio impegno. Siamo per la cultura del “fare”, non bastano le lamentele, servono anche idee e “braccia” volenterose».
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