Sulla gestione dei servizi sociali e del personale a cura delle cooperative si accendono i riflettori del Comune. Probabilmente anche quelli della procura dopo gli esposti degli ex consiglieri comunali Tanino Caliò e Carmelo Conti. Oggi, in seduta straordinaria, proprio per via delle denunce dei due esponenti politici che non sono stati rieletti in Consiglio alle comunali di giugno si è tenuta la Commissione al Sociale, presieduta da Pio Amadeo.
In aula l’assessore Nino Mantineo e il dirigente Giovanni Bruno.
Molti anche in questo settore i dubbi e le richieste di chiarimento agli uffici sull’utilizzo di proroghe, sulla soppressione dell’Istituzione ai Servizi sociali, ma anche – secondo quanto avrebbero sottolineato Conti e Caliò – sulle anomalie nella gestione delle cooperative sociali e dei dipendenti. Ci sarebbero infatti lavoratori con buste paga da 20mila euro al mese o persone con due stipendi al mese.
L’assessore Mantineo ha evidenziato che l’amministrazione farà tutto il possibile per “bonificare” il settore da eventuali anomalie. Bruno ha illustrato le motivazioni che hanno portato al pagamento diretto del Comune agli operatori sociali bypassando le cooperative.
Caliò e Conti si sarebbero particolarmente concentrati sulla gestione della cooperativa Nuove Solidarietà.
“Risulta essenziale monitorare – dichiara il presidente della Commissione Amadeo – l’attività svolta dagli Enti gestori dei servizi affidati dall’Istituzione Comune, poiché la buona politica è fatta di una buona amministrazione capace di esercitare anche quella funzione di controllo che le è propria. La Commissione consiliare – conclude Amadeo – per questo e per tutti i casi che tratterà, intende espletare al meglio le proprie funzioni di controllo e di indirizzo senza remora alcuna, a tutela della legalità e della più alta qualità dei servizi”.
(54)