Il Presidente del Codacons, Antonio Cardile, sollecita l’iespettorato del Lavoro perchè vigili sulla applicazione della legge n.68 del 12 marzo 1999, “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”.
Il 22 aprile scorso sono stati affissi, presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro di Messina, gli avvisi delle aziende pubbliche e private che devono, in base alla legge Legge 68/99, assumere personale appartenente alle categorie protette. La legge ha come finalità la promozione dell’inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro, attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. Essa stabilisce che i datori di lavoro privati e pubblici con più di 15 dipendenti al netto delle esclusioni, sono tenuti ad avere alle proprie dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie protette (disabili), iscritti in appositi elenchi gestiti dall’Agenzia del lavoro della provincia di riferimento. Entro il 31 gennaio di ogni anno, le aziende con almeno 15 dipendenti devono presentare al servizio provinciale competente, il prospetto informativo, dichiarazione che indica la propria situazione occupazionale rispetto agli obblighi di assunzione di personale disabile e/o appartenente alle altre categorie protette, insieme ai posti di lavoro e alle mansioni disponibili. “Un sistema, questo, che a Messina fa acqua da tutte le parti e pecca di totale mancanza di trasparenza e attuabilità”.
A denunciarlo è il presidente del Codacons di Messina, l’Avv. Antonio Cardile, che ha raccolto in merito alla questione, diverse segnalazioni da parte di persone appartenenti alle categorie protette. Tutti lamentavano e facevano presente lo stesso oscuro, oltre che ambiguo aspetto: trasmessi i relativi curricula alle aziende segnalate, nessuno di loro ha fino adesso ricevuto alcuna risposta. “Il 23 aprile scorso, il giorno dopo l’avvenuta pubblicazione degli avvisi – dichiara il presidente del Codacons – il personale dell’Ufficio provinciale del lavoro ha depennato diverse aziende pubbliche e private perché quest’ultimi avrebbero denunciato errori nel prospetto informativo presentato, richiedendo così il ritiro degli annunci di richiesta di personale.” Ma non è tutto. “Alcuni utenti hanno chiamato personalmente anche alcuni Comuni – continua Cardile – i cui avvisi di posti vacanti erano stati pubblicati, hanno negato di aver fatto richiesta di personale”. Pertanto il presidente del Codacons, prendendo atto di quanto accaduto, lancia un appello all’Ispettorato del Lavoro, affinchè verifichi il corretto iter procedurale previsto per l’assunzione delle categorie protette e applichi le relative sanzioni alle aziende che dovessere risultare inadempienti.E’ utile ricordare che chi non ottempera è soggetto alle seguenti sanzioni : omissione totale o parziale del versamento della contribuzione (relativa all’esonero): la somma dovuta può essere maggiorata dal 5 al 24% su base annua;Ritardato invio del prospetto Euro 635,11 maggiorato di Euro 30,76 per ogni giorno di ritardo;Trascorsi 60 gg. dall’obbligo di assunzione: Euro 62,77 al giorno per ogni lavoratore non occupato. Inoltro vige anche l’obbligo di certificazione per le imprese sia pubbliche che private qualora partecipino a gare di appalto pubbliche devono attestare di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili.
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