Creare lavoro attraverso la formazione di operatori specializzati negli inserimenti lavorativi, aumentare la consapevolezza delle persone con sindrome di Down sulle proprie potenzialità di futuri lavoratori e sensibilizzare le aziende presenti sul territorio. È questo il senso del nuovo progetto “Lavoriamo in rete – percorsi di inserimento lavorativo nei territori del Sud”, iniziato a gennaio, della durata di 18 mesi, realizzato dall’Associazione Italiana Persone Down e finanziato dalla Fondazione “Con il Sud”.
Il progetto coinvolge 13 operatori e 13 sezioni Aipd (35 persone con sindrome Down e 35 famiglie), sei regioni nel Sud Italia e le due isole (Bari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Lecce, Matera, Milazzo-Messina, Napoli, Oristano, Potenza, Reggio Calabria, Termini Imerese).
Nella sezione di Milazzo, saranno coinvolti tre ragazzi con sindrome di Down e un operatore.
Secondo un’indagine condotta da Aipd nel 2013 su 43 delle proprie sezioni, su 1.026 persone con sindrome di Down maggiorenti aderenti alla rete, solo 125 (il 12%) lavora con un regolare contratto (dei 125 solo il 12,8% dal Sud e le Isole). In Italia, nel 2011, rispetto alle 644.029 persone con disabilità iscritte agli elenchi unici del collocamento e ai 37.375 posti disponibili, sono stati realizzati 22.023 avviamenti: di questi 4.761 nel Centro, 2.409 nel Sud/ Isole, 14.853 nel Nord.
Il progetto Aipd e Fondazione Con il Sud prevede una serie di azioni previste: consulenza, informazione e formazione in presenza (incontri di formazione per familiari, percorsi di orientamento e formazione per giovani con sindrome di Down) e a distanza (tramite corso online e telefono), azioni di sensibilizzazione del mondo aziendale/istituzionale e monitoraggio e tutoraggio in situazione e l’avvio di nuovi servizi di inserimento lavorativo (Sil) presso le sezioni che ne sono sprovviste. Verrà inoltre creato un database online di raccolta dati dei potenziali lavoratori e delle aziende dei territori coinvolti.
“Tali azioni – spiega Monica Berarducci, responsabile dell’Osservatorio sul mondo del Lavoro di Aipd e ideatrice del progetto – coinvolgeranno direttamente le organizzazioni partecipanti rendendole protagoniste, con l’obiettivo di potenziare la rete delle sedi Aipd presenti nel Sud e le Isole e creare poli regionali per l’impiego, scardinando il pregiudizio che consiste nel pensare che l’inserimento lavorativo delle persone con sindrome Down è solo un’opportunità “occupazionale” o terapeutica, quindi un peso per l’impresa e non un contributo alla produttività aziendale. Importante anche il lavoro sulle famiglie, che per prime concepiscono ancora il proprio figlio come un bambino o il suo inserimento lavorativo come un modo per occupare il ‘tempo’, con un atteggiamento assistenziale ed iperprotettivo che limita l’acquisizione dell’identità adulta/lavorativa e l’emancipazione in generale”.
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