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Scoglio: vuol cambiare Dna alla politica e sogna di formare a Messina il grande basket

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scoglioL’intervista a Gianfranco Scoglio è meglio farla seduti, perché il candidato sindaco di Nuova Alleanza è alto, molto, il più alto dei sei che ambiscono alla poltrona di palazzo Zanca. E’ anche quello che, da amministratore, ha il curriculum al Comune più lungo. Vent’anni fa ha iniziato a governare con l’allora presidente della Provincia Giuseppe Buzzanca e lo ha seguito nel suo passaggio da un ente locale all’altro: Scoglio al primo piano del municipio e l’ex sindaco al secondo. Cinquantadue anni, avvocato, sposato con Lorena, anche lei avvocato, non ha figli. Ha un labrador, femmina, che adora: l’ha chiamata Mafalda. Il padre aveva nel sangue il centrosinistra, prima nel Psiup e poi nel Pri: il nonno aveva fondato l’allora Ppi che divenne la Dc. Scoglio è stato sempre di Destra, senza condizionamenti, e non ha alcuna voglia di lasciare la politica. Vuole ancora amministrare, ha idee, progetti e tanta voglia di fare. Non sembra annoiato ma rilassato, con il sigaro in bocca, mentre prepara l’ennesimo comunicato stampa e si prepara alla sfida elettorale più importante della sua vita. Questo il suo privato

Avvocato Scoglio, le piace la Messina 2013, dopo quella che ha iniziato a governare nel 1993?

“La amo, certo che mi piace”

Come immagina Messina tra trent’anni?

“Messina, oggi, è meglio di quella che ricordo nel 1993. Ci sono più infrastrutture, c’è uno stadio, ci sono gli svincoli, ci sono nuove scuole. Certo ci sono tanti problemi, come in altre città del Sud. Mi candido per cambiare Dna alla politica; mi candido per cambiare mentalità alla politica. Tra trent’anni vorrei vedere una città con più fenomeni aggregativi, meno chiusa in se stessa e con altre infrastrutture e più servizi”

 

E quale zona le piace di più?

“Dinnamare: è la dimostrazione di come la città possa coniugare il binomio mare-monti”

Il carattere tipo del messinese le piace, parlo di quello con poco senso civico?

“Questo messinese tipo non mi piace ma non mi piace anche quello educato ma che denigra, che critica sempre e che, se uno ha un progetto e lui no, vuole fermare il tuo a ogni costo. E’ una cultura che va cambiata”

Le piacciono i film?

“Non vado spesso al cinema ma ho un film preferito, e quando posso lo rivedo volentieri: “C’era una volta in America”; guardo molta Tv invece, soprattutto le serie televisive”

Libri?

“Non leggo molto, per adesso la bibliografia di Papa Francesco. Ritengo che la Chiesa, a 360 gradi, sia l’Istituzione che possa cambiare il mondo”

Sport?

“Calcio e basket”

E lo sportivo di tutti i tempi?

“Karl Heinz Rummenigge detto Kalle, è stato potenza, fisicità e classe, un giocatore unico con tante caratteristiche insieme”

Il politico che ricorda?

“Alcide De Gasperi, era uno statista”

Con una vincita al gioco molto importante cosa farebbe?

“Comprerei una squadra di basket per Messina e la porterei in A1 e poi acquisterei una casa a Salina, a Rinella, lì costano molto”

La sua famiglia d’origine da chi è composta?

“Ho due fratelli e quattro nipoti, siamo molto uniti. La mia famiglia era di centrosinistra, mio padre, che molti hanno conosciuto per l’attività politica, è stato nel Psiup e poi nel partito repubblicano; mio nonno, invece, ha fondato l’allora partito popolare. Io di Destra e non ho mai cambiato”

Suo padre non le ha fatto cambiare idea?

“No, assolutamente, ho avuto sempre idee di Destra e liberali, ero ragazzo tra i Settanta e gli Ottanta e volevamo mettere al centro della scena politica l’uomo e non lo Stato; ero nel Consiglio d’Istituto al liceo La Farina, ero nel Fronte della Gioventù ma non condividevo i progetti del Msi di Messina; poi ho aderito ad Alleanza nazionale, mi sono candidato e ho iniziato la carriera di amministratore alla Provincia con Buzzanca”

Stranezze nella vita?

“La più strana quella di candidarmi sindaco. Sono consapevole della scelta, ho rotto con il Pdl e voglio competere con tutti sui progetti, sulle idee”

Difetto?

“Prendere le cose di petto, sono impulsivo, ho un piglio deciso, devo sempre dire ciò che penso”

Pregio?

“La sincerità, la lealtà nei rapporti, non ho mai tradito il mio gruppo politico, credo ancora nei valori altrimenti mi sarei catapultato nel Pdl”

Un sogno che vorrebbe realizzare?

“Fare il giro del mondo con mia moglie, per impegni istituzionali sono stato poco all’estero, vorrei vedere le città d’arte”

@Acaffo

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