Continua il “botta e risposta” tra la cooperativa Orsa Maggiore e la Fp Cgil. Dopo una nota datata 20 luglio, in cui il Sindacato denunciava una illeggittima decurtazione degli stipendi (di 300 euro pro-capite), e la risposta della cooperativa che respingeva le accuse definendole “calunnia gratuita”, oggi torna a parlare Clara Crocè, segretario generale della Fp Cgil, che sottolinea, tra l’altro, come ad oggi, 28 agosto, non sia ancora stato pagato ai lavoratori lo stipendio di luglio.
“Non ci sta la Fp Cgil che, insieme ai propri iscritti – scrive Crocè in una nota stampa -, respinge al mittente le accuse mosse dalla cooperativa Orsa Maggiore e reitera al Dipartimento Servizi Sociali e all’Ingegnere Sciacca della DTL, la richiesta di una immediata ispezione in merito alla regolarità delle buste”.
“Ciò premesso – continua -, la Fp Cgil ribadisce che nel mese di maggio i lavoratori non hanno effettuato nessuna giornata di sciopero. Come è noto i lavoratori, a causa del mancato pagamento dello stipendio, si sono presentati regolarmente al lavoro presso la sede della cooperativa, firmando i fogli di presenza. La Fp Cgil e i lavoratori, ormai privi di ogni mezzo di sussistenza per poter raggiungere le abitazioni delle persone disabili, hanno chiesto al presidente Cutuli di mettere a disposizione delle macchine o di anticipare i soldi della benzina, dei tagliandi gratta e sosta e dei biglietti dei mezzi di trasporto, considerato che raggiungere località quali: Altolia, Ponte Gallo, Spartà, Gesso, Salice, Pezzolo, Molino, ha un costo che non può essere sostenuto tutto dai lavoratori. A maggior ragione – sottolinea – in assenza di pagamento dello stipendio”.
Insiste la sindacalista: “Ribadiamo, i lavoratori non devono essere messi nelle condizioni di dover scegliere: Se portare il pane a casa o pagare il biglietto del tram! Quindi non si è trattato di sciopero. DI quanto è accaduto sia l’Assessore che il Dirigente ai servizi sociali sono stati regolarmente e abbondantemente informati”.
“E’ appena il caso di rilevare che se fosse stato indetto lo sciopero – continua Clara Crocè- quest’ultimo non deve essere autorizzato dal datore di lavoro. Riguardo alla fattura di maggio, è stata regolarmente presentata per intero al Dipartimento. Questa circostanza è stata segnalata dalla Fp Cgil”.
“Pertanto – scrive Crocè -, ci piacerebbe conoscere l’importo della sanzione applicata dal Comune”.
“Riguardo alle decurtazioni effettuate nel mese di giugno – aggiunge -, la cooperativa non fornisce alcuna spiegazione. Il Presidente Cutuli, parla di danno alla cooperativa? E i danni provocati ai lavoratori e alle loro famiglie per il mancato pagamento degli stipendi? Ne vogliamo parlare? Per la cooperativa Orsa Maggiore è obbligo contrattuale pagare lo stipendio entro il 20 di ogni mese, come previsto dal Ccnl. A fronte della richiesta di pagamento dello stipendio si permette di inviare sms di risposta: “Quando incasso dal Comune!”. La stessa risposta l’ha ricevuta l’Assessore Mantineo, il quale, non ha preso alcun provvedimento”.
“Se le altre organizzazioni sindacali non lamentano ingiustizie o illegittimità – osserva Crocè -, la circostanza non può certamente limitare la nostra azione sindacale in difesa dei lavoratori. Anzi, non ci sfiora minimamente. Noi siamo la Fp Cgil, e 61 operatori da capitolato 55 + 6 infermieri provenienti da Casa Serena e 15 sostituzioni: la Fp Cgil rappresenta 61 lavoratori”.
“Che significa adottare la politica di allargare al lavoro facendo lavorare più persone? – si chiede Crocè – A tal proposito , vorremmo ricordare al Presidente Cutuli che le sostituzioni lavorano grazie alla donazione delle ore dei lavoratori della Fp Cgil”.
“Le assenze del personale in aspettativa non retribuita sono state autorizzate dalla cooperativa – precisa la sindacalista -. In quanto ai permessi sindacali, sfidiamo la cooperativa a rendere noto il numero delle ore usufruite dal direttivo aziendale. In quanto alla dichiarazione in merito“stato di malattia dei suoi iscritti”, la cooperativa ha tutti gli strumenti per verificare lo stato di malattia (la cooperativa , in caso di malattia gode del rimborso Inps) visite fiscali e denunciare il medico che ha attestato una falsa malattia”.
“Forse – ipotizza – è questo il motivo per il quale la cooperativa non ha risposto alle note della Fp Cgil di richiesta relative all’elenco del personale collocato in aspettativa non retribuita, in 104, astensione obbligatorie e facoltative per maternità , in infortunio; all’elenco nominativo del personale adibito alle sostituzioni del personale assente e copia dei relativi contratti di lavoro”.
Le richieste di Fp Cgil: “In merito alle buste paga chiediamo di conoscere il significato della voce riportata nelle buste paga del personale adibito alle sostituzioni “ Rimborso spese documentate “. Secondo quanto riferito dai lavoratori, non vengono liquidate tutte le ore lavorate. Le buste paga, infatti, secondo quanto riferito dai lavoratori – precisa – non hanno alcuna corrispondenza con le prestazioni effettivamente rese e attestate attraverso i fogli firma. Alcune voci quali :“ Rimborso spese documentate”e conguaglio” non trovano alcuna spiegazione, per questo motivo stiamo verificand , attraverso ufficio vertenze della Cgil, le buste paga”.
“Infine – conclude Crocè -, puerile e patetica l’affermazione , secondo la quale la Fp Cgil ha :“dei reconditi motivi. Forse perché la cooperativa proviene dalla provincia di Catania”. Se il Presidente Cutuli è affetto da sintomi di frustrazione in quanto catanese – ironizza -, non è un problema che ci riguarda, non stiamo giocando una partita di calcio. Non è il derby Messina –Catania. Ribadiamo, le cooperative possono venire anche da New York, la Fp Cgil riserva a tutti lo stesso trattamento quando vengono calpestati i diritti e le norme contrattuali”.
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