Nei giorni scorsi Uilf Fpl e Anaao Assomed avevano lanciato l’allarme sulla sospensione dei ricoveri all’interno di Medicina e Chirurgia Accettazione e Urgenza dell’ospedale Piemonte, oltre alla contestuale interruzione del servizio di guardia medica notturna. Un provvedimento attuato dall’Azienda Ospedaliera Papardo che ha rimodulato l’attività di degenza del nosocomio di viale Europa per gestire un personale sanitario ai minimi termini coinvolto in ferie e malattie.
Tuttavia, il direttore generale del Papardo Michele Vullo fa un parziale dietrofront e sottolinea come le due determine siano in realtà soltanto in fase di studio. “Attendo una relazione del primario del pronto soccorso Clemente Giuffrida – ha precisato telefonicamente Vullo – per poi notificare tutto all’assessorato regionale. Attualmente è impossibile garantire i turni, bisogna tamponare mantenendo funzionante l’intera macchina prima del definitivo accorpamento con l’Irccs. Ridurre l’assistenza al Piemonte non è una decisione che si prende a cuor leggero, attendo gli ultimi dati per poi procedere con passaggi formali, attualmente l’assistenza continua. In caso contrario saranno funzionali i pronto soccorso di Papardo e Policlinico.”.
Il provvedimento, così come richiesto dallo stesso Giuffrida, è stato temporaneamente revocato. Ma all’ospedale “Piemonte” continua a regnare l’incertezza. Il servizio sanitario rischia di implodere con i conseguenti disagi per il personale medico e i cittadini che potrebbero perdere un presidio nel centro cittadino e facilmente raggiungibile dall’autostrada. Intanto, si continua ad attendere il definitivo accorpamento con l’Ircss stabilito dalla legge regionale n.24 già approvata dall’Ars lo scorso ottobre. Manca ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della norma, un passaggio formale che sarebbe dovuto avvenire entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, di cui però non si ha più notizia.
Andrea Castorina
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