Policlinico di Messina. 1220 vaccinazioni protette in 8 anni di attività

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Policlinico, Ordine dei Medici e Asp di Messina hanno presentato, oggi, i risultati di un progetto di intesa, avviato 8 anni fa, che prevede la possibilità di effettuare vaccinazioni protette all’Uoc di Pediatria d’Urgenza del nosocomio cittadino.

Le vaccinazioni protette sono rivolte ai soggetti “a rischio”, ovvero tutti coloro che per qualche ragione clinica o costituzionale, non possono essere vaccinati nei normali ambulatori delle proprie Asp e vengono, quindi, indirizzati in strutture pediatriche per garantire l’operazione in ambiente protetto, secondo una procedura idonea a gestire eventuali reazioni allergiche.

Il progetto è stato avviato nel 2011, al Policlinico, a seguito di un protocollo di intesa con l’Asp di Messina e ha permesso di vaccinare ben 1220 bambini a rischio.

Le motivazioni per fare una vaccinazione protetta sono: reazioni avverse, familiarità per malattie allergiche, convulsioni febbrili, sindromi genetiche, immunodeficit, encefalopatie.

«Prima di effettuare il vaccino su questi soggetti – ha spiegato il professor Carmelo Salpietro, direttore dell’UOC Pediatria d’Urgenza al Policlinico – bisogna fare un’indagine sui motivi reali che la potrebbero impedire. Nei primi anni abbiamo effettuato molti più ricoveri, perché sono arrivati soggetti che presentavano specifiche patologie per cui nessuno aveva voluto vaccinarli o perché le famiglie si rifiutavano di farlo».

Dei soggetti esaminati, solo 6 non hanno potuto eseguire la vaccinazione per la presenza di controindicazioni assolute, di cui:

  • 2 presentavano deficit anticorpali severi;
  • 1 presentava un’encefalopatia grave non definita;
  • 2 reazioni allergiche gravi dopo la somministrazione della dose;
  • 1 la sindrome di Gullain Barrè entro sei settimane dalla somministrazione dell’esavalente.

«Questo progetto – ha affermato Giacomo Caudo, presidente dell’Ordine dei Medici – è l’esempio di come si possa fare buona sanità, in quanto noi oggi non presentiamo degli obiettivi, ma dei risultati».

«Quello che abbiamo realizzato – ha sottolineato Giuseppe Laganga, commissario del Policlinico – è uno dei pochi esempi concreti di buona sinergia istituzionale. È importante spiegare alla comunità i nostri risultati, perché così facendo acquistiamo fiducia da parte dell’utenza».

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