Nel panorama complicato dell’emergenza abitativa cittadina, c’è anche la situazione degli abitanti della ex scuola “Ugo Foscolo” e della “Pietro Donato”. Da quasi un anno, alcune delle dieci famiglie che si trovavano all’interno del palazzo San Leone adesso abitano all’interno del plesso scolastico di via Palermo, così aveva deciso l’amministrazione comunale su richiesta della Prefettura dopo che i Vigili del Fuoco avevano dichiarato inagibile l’immobile di via Gesù e Maria.
L’Unione Inquilini però adesso denuncia una grave situazione di stallo, perchè negli ultimi dodici mesi non si sono visti passi in avanti:“Ad oggi la situazione è drammaticamente statica. La scuola ex Foscolo, riempita oltre le sue possibilità, è stata letteralmente trasformata in un dormitorio. Da struttura per l’emergenza abitativa a vera e propria emergenza. Nonostante le numerose richieste del Comitato, che ad oggi abita all’interno della scuola, di interventi di natura igienica e sanitaria al Comune di Messina e di chiarimenti rispetto ai criteri di scelta per l’inserimento di nuove famiglie in difficoltà, non si è concretizzato nessun intervento del Comune in tal senso. Abbandonati a loro stessi. Nessuna prospettiva di futuro, nonostante le promesse e le rassicurazioni. I progetti di autorecupero non si sono concretizzati e come se non bastasse la scuola ha bisogno di interventi per permettere a tutti di abitare, anche solo transitoriamente, in condizioni igieniche- sanitarie dignitose evitando per quanto possibile le situazioni di promiscuità, ancor di più alla luce della presenza di circa venti minori”.
Il movimento chiede anche che venga legittimata la posizione delle famiglie che vivono all’interno della scuola “Pietro Donato” di Paradiso: “Da chiarire anche la situazione di un altro immobile che avrebbe bisogno di interventi, ovvero la ex scuola Pietro Donato, ribattezzata dagli occupanti “Casa Paradiso”. Situazione simile seppur diversa. Quest’ultima, occupata da altrettante famiglie in difficoltà abitativa, non ha trovato ancora una legittimazione legale, nonostante l’assoluzione degli occupanti da parte della Magistratura. Anche a loro erano state fatte tante promesse fin qui disattese. Non abbiamo intenzione di fare la lista della spesa a suon di proposte che abbiamo fatto in più di un’occasione, ma siamo determinati ad aspettare l’amministrazione comunale in altri luoghi”.
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