In occasione del decimo anniversario dell’incidente nello Stretto dell’aliscafo Segesta Jet, avvenuto il 15 gennaio 2007, domenica prossima Rete Ferroviaria Italiana commemorerà con una cerimonia a Messina i marittimi morti deceduti nelle acque dello Stretto. Il programma, condiviso con i familiari delle vittime, inizierà alle 15.40 con la partenza dei partecipanti dal Molo Rizzo a bordo della nave Tindari, messa a disposizione dalla società Blueferries, e di una motovedetta della Capitaneria di Porto di Messina. Le due imbarcazioni raggiungeranno il luogo dove avvenne la collisione tra il Segesta Jet e la nave Susan Borchard, per deporre una corona d’alloro. A bordo della nave Scilla, ormeggiata alla quarta invasatura nella stazione di Messina Marittima, alle 16.30 sarà celebrata una funzione religiosa in ricordo delle vittime, e alle 17.30, dopo un minuto di raccoglimento, ai piedi del monumento dedicato ai ferrovieri scomparsi sarà deposta un’altra corona d’alloro. La cerimonia si concluderà alle 17.54, ora della sciagura, con il contemporaneo suono delle sirene delle unità navali presenti in zona.
La Tragedia nello Stretto
Era il 15 gennaio 2007, l’aliscafo veloce di Rfi partito da Reggio verso le 17.30 stava per arrivare a Messina quando un violento scossone, accompagnato da un boato fragoroso, destò il panico tra i circa 150 passeggeri a bordo: il natante era entrato in collisione con la Susan Borchard, un mega-portacontainer diretto in Israele, comandato da un ucraino, che taglio quasi a metà l’aliscafo. Morirono il comandante, Sebastiano Mafodda, 54 anni, il direttore di macchina, Marcello Sposito, 41 anni, Palmiro Lauro, 50 anni, e Domenico Zona, 42 anni, entrambi motoristi. Molti i feriti.
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